VITO FERRI - Torna puntualmente in libreria il nostro collaboratore Vittorio
Polito con l’ennesimo saggio “Professioni Patroni Preghiere e…” , (WIP
Edizioni), illustrato con lo stile inconfondibile dall’artista Marialuisa Sabato
che, questa volta, ha dato ampio spazio alle sue “ali”, in copertina e per ogni
argomento trattato nel testo.
Questa volta Polito tratta di tante professioni: dall’artista, all’avvocato, al farmacista, al medico, al docente, all’oftalmologo, ai militari, al musicista, all’otorinolaringoiatra, ai Vigili del Fuoco, al giornalista, ecc., ma ha anche ricordato nell’appendice, alcuni temi di interesse generale come Amici e parenti, Buonumore, Mamma, Nonni, Pace e Scout.
La professione è un’attività intellettuale o manuale esercitata in modo continuativo, allo scopo di ricavare denaro e può essere sviluppata in vari modi: aderendo ad una religione, attestando le proprie convinzioni culturali, politiche, artistiche e morali o esplicandosi in attività lavorative manuali (artigiano, operaio, agricoltore, elettricista) o di natura elevata (artista, docente, avvocato, musicista, giornalista, sacerdote, ecc.).
Il patrono è il Santo che le singole professioni eleggono a proprio protettore, che agisce in soccorso di qualcuno nelle necessità, come il nostro San Nicola che protegge e soccorre un po’ tutti, senza alcuna distinzione, ladri compresi. Ogni argomento è corredato da notizie relative ai Santi Patroni o Protettori e dalla relative preghiere che, Francesco Signorile, coautore del dizionario barese-italiano e italiano-barese “Per non dimenticare” (WIP Edizioni), ha tradotto in dialetto per il tocco di BARESITÀ che Vittorio non fa mancare mai ai suoi saggi.
Il testo si avvale della presentazione della professoressa Ada Campione, docente di Agiografia e di Storia della chiesa antica dell’Università di Bari, che scrive tra l’altro: «Vittorio Polito non è nuovo nello scandagliare i rapporti speciali che intercorrono tra i patroni e le categorie professionali giacché si è già cimentato in questo di tipo di avventura letteraria. Ma questa volta allarga lo sguardo, amplia la ricerca a dimostrazione di una sensibilità laica e religiosa al tempo stesso che gli consente di indagare nei meandri dell’animo umano, alla ricerca di qualcosa di profondo: il patrono soccorre e protegge l’uomo nella sua quotidianità, accorciando le distanze tra il cielo e la terra, tra la vicinanza con Dio e la condivisione con l’umanità varia. Questo libro di Vittorio Polito è attaccamento alla terra, alla memoria, alle radici – con le preghiere magistralmente tradotte in dialetto barese da Francesco Signorile -, ma anche proiezione verso il cielo – Patroni e Preghiere – con le ali, sapientemente raffigurate dalle intense illustrazioni di Marialuisa Sabato.»
Non mancano le curiosità che Polito ricerca e non fa mancare ai suoi lettori, come ad esempio quella del “Dodecalogo delle regole morali dell’avvocato” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, quella della toccante “Preghiera del Medico” di Nicola Simonetti, “Il culto di San Nicola in Inghilterra: vescovi, miracoli, rappresentazioni e pellegrinaggi” di Ada Campione, la “scoperta” di un protettore degli audioprotesisti, San Marco Evangelista, Patrono di Latina, Pordenone e Venezia, che si celebra a Ruffano (LE), o una poesia in dialetto barese dedicata alla squadra di calcio barese “U salute neste alla squadre e a tutte quande” di Peppino Franco o la sua dedicata ai giornalisti.
Anche Marialuisa Sabato, nella sua postfazione “Perché le ali?”, sottolinea la nuova avventura artistica con Polito per “Trasformare in immagini i pensieri di altri”, e si dice felice di aver collaborato con Vittorio e con Francesco Signorile, “due persone che sanno trasmettere con la loro cultura con ineguagliabile maestria e semplicità d’animo”.
Un interessante saggio da non perdere, per conoscere i Patroni delle varie professioni ai quali rivolgersi in caso di “necessità”.
Questa volta Polito tratta di tante professioni: dall’artista, all’avvocato, al farmacista, al medico, al docente, all’oftalmologo, ai militari, al musicista, all’otorinolaringoiatra, ai Vigili del Fuoco, al giornalista, ecc., ma ha anche ricordato nell’appendice, alcuni temi di interesse generale come Amici e parenti, Buonumore, Mamma, Nonni, Pace e Scout.
La professione è un’attività intellettuale o manuale esercitata in modo continuativo, allo scopo di ricavare denaro e può essere sviluppata in vari modi: aderendo ad una religione, attestando le proprie convinzioni culturali, politiche, artistiche e morali o esplicandosi in attività lavorative manuali (artigiano, operaio, agricoltore, elettricista) o di natura elevata (artista, docente, avvocato, musicista, giornalista, sacerdote, ecc.).
Il patrono è il Santo che le singole professioni eleggono a proprio protettore, che agisce in soccorso di qualcuno nelle necessità, come il nostro San Nicola che protegge e soccorre un po’ tutti, senza alcuna distinzione, ladri compresi. Ogni argomento è corredato da notizie relative ai Santi Patroni o Protettori e dalla relative preghiere che, Francesco Signorile, coautore del dizionario barese-italiano e italiano-barese “Per non dimenticare” (WIP Edizioni), ha tradotto in dialetto per il tocco di BARESITÀ che Vittorio non fa mancare mai ai suoi saggi.
Il testo si avvale della presentazione della professoressa Ada Campione, docente di Agiografia e di Storia della chiesa antica dell’Università di Bari, che scrive tra l’altro: «Vittorio Polito non è nuovo nello scandagliare i rapporti speciali che intercorrono tra i patroni e le categorie professionali giacché si è già cimentato in questo di tipo di avventura letteraria. Ma questa volta allarga lo sguardo, amplia la ricerca a dimostrazione di una sensibilità laica e religiosa al tempo stesso che gli consente di indagare nei meandri dell’animo umano, alla ricerca di qualcosa di profondo: il patrono soccorre e protegge l’uomo nella sua quotidianità, accorciando le distanze tra il cielo e la terra, tra la vicinanza con Dio e la condivisione con l’umanità varia. Questo libro di Vittorio Polito è attaccamento alla terra, alla memoria, alle radici – con le preghiere magistralmente tradotte in dialetto barese da Francesco Signorile -, ma anche proiezione verso il cielo – Patroni e Preghiere – con le ali, sapientemente raffigurate dalle intense illustrazioni di Marialuisa Sabato.»
Non mancano le curiosità che Polito ricerca e non fa mancare ai suoi lettori, come ad esempio quella del “Dodecalogo delle regole morali dell’avvocato” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, quella della toccante “Preghiera del Medico” di Nicola Simonetti, “Il culto di San Nicola in Inghilterra: vescovi, miracoli, rappresentazioni e pellegrinaggi” di Ada Campione, la “scoperta” di un protettore degli audioprotesisti, San Marco Evangelista, Patrono di Latina, Pordenone e Venezia, che si celebra a Ruffano (LE), o una poesia in dialetto barese dedicata alla squadra di calcio barese “U salute neste alla squadre e a tutte quande” di Peppino Franco o la sua dedicata ai giornalisti.
Anche Marialuisa Sabato, nella sua postfazione “Perché le ali?”, sottolinea la nuova avventura artistica con Polito per “Trasformare in immagini i pensieri di altri”, e si dice felice di aver collaborato con Vittorio e con Francesco Signorile, “due persone che sanno trasmettere con la loro cultura con ineguagliabile maestria e semplicità d’animo”.
Un interessante saggio da non perdere, per conoscere i Patroni delle varie professioni ai quali rivolgersi in caso di “necessità”.