TARANTO - Dall’11 al 13 gennaio 2024, la Città Vecchia di Taranto ospiterà il Festival
“Mediterrae 2024 - Mediterraneità e Confini: Cultura, Migrazioni, Diritti,
Sostenibilità”, organizzato dal Dipartimento Jonico in "Sistemi Giuridici ed
Economici del Mediterraneo: società, ambiente, culture" dell'Università degli Studi di
Bari Aldo Moro.
Concepito nell’ambito del progetto Horizon Europe Seeds M.E.D.I.A.T.I.O.N., coordinato dalla professoressa Adriana Schiedi (docente di Pedagogia Generale ed Interculturale nel corso di laurea in Scienze Giuridiche dell'Immigrazione, i Diritti Umani e l'Interculturalità), il Festival si pone a chiusura di un prezioso calendario di riflessioni, iniziative e incontri incentrati sulla necessità di elaborare un modello di integrazione socio-economica e culturale dei migranti del Mediterraneo. Per tale ragione, l'evento non si rivolge esclusivamente agli addetti ai lavori o ai cultori di tali tematiche, ma si propone di far interagire in una dimensione internazionale i partner e gli stakeholder interessati a riflettere sui paradigmi, le metodologie e le esperienze per costruire una governance interculturale del nostro territorio.
Il mondo accademico, le istituzioni locali e regionali, le scuole, le imprese e le associazioni del Terzo Settore avranno occasione di confrontarsi, ciascuno dal proprio punto di vista, a supporto di una iniziativa che fa del dialogo e della comunicazione uno strumento di rottura contro le barriere del silenzio e delle incomprensioni, nella consapevolezza che il binomio ricerca-innovazione rappresenta il volano privilegiato per programmare lo sviluppo sostenibile del Tarantino.
Le prime due giornate del Festival (11-12 gennaio) si terranno presso la Sede di Giurisprudenza del Dipartimento Jonico (ex-Convento di San Francesco in via Duomo); la terza (13 gennaio) avrà invece luogo presso il primo piano nobile di Palazzo Pantaleo, ove è ubicato il Museo Civico Etnografico "Alfredo Majorano", partner dell'iniziativa.
All'evento prenderanno parte i rappresentanti delle più importanti società scientifiche della pedagogia italiana (SIPED, SiPeGeS e CIRPed).
Nell’ambito del Festival è previsto un focus su un tema di stringente e drammatica attualità ovvero la violenza di genere. In particolare, nella sessione pomeridiana del 12 gennaio si svolgerà la sessione “Questioni di genere e migrazioni: una riflessione socio-giuridica”. Ad introdurre questa sessione, il Prof. Pierluca Massaro (“La ‘femminilizzazione’ delle migrazioni: donne migranti in Italia tra emancipazione e discriminazione”). Il panel prevede poi i seguenti interventi: Prof. Nicola Triggiani (“Donne migranti e violenza di genere: doppia vulnerabilità e percorso evolutivo di tutela processuale”); Prof.ssa Danila Certosino (“Vittime di reato con status migratorio irregolare e modalità di accesso alla giustizia penale”); Prof. Lorenzo Pulito (“Donne migranti e violenza di genere nel contesto giuridico sovranazionale”); Avv. Francesco Zaccaria (“Traffico di migranti e tratta di esseri umani”): Dott.ssa Franca Todaro (“La disparità di genere è violenza? Il gender pay gap”); Ira Panduku (autrice del volume “Lingua madre duemilaventitre: racconti di donne non più straniere in Italia”) e Dott. Cosimo Abene (“L’io narrativo al femminile. Cultura, identità, formatività”). A coordinare questa sessione dei lavori del Festival, il Prof. Giuseppe Morgese.
Concepito nell’ambito del progetto Horizon Europe Seeds M.E.D.I.A.T.I.O.N., coordinato dalla professoressa Adriana Schiedi (docente di Pedagogia Generale ed Interculturale nel corso di laurea in Scienze Giuridiche dell'Immigrazione, i Diritti Umani e l'Interculturalità), il Festival si pone a chiusura di un prezioso calendario di riflessioni, iniziative e incontri incentrati sulla necessità di elaborare un modello di integrazione socio-economica e culturale dei migranti del Mediterraneo. Per tale ragione, l'evento non si rivolge esclusivamente agli addetti ai lavori o ai cultori di tali tematiche, ma si propone di far interagire in una dimensione internazionale i partner e gli stakeholder interessati a riflettere sui paradigmi, le metodologie e le esperienze per costruire una governance interculturale del nostro territorio.
Il mondo accademico, le istituzioni locali e regionali, le scuole, le imprese e le associazioni del Terzo Settore avranno occasione di confrontarsi, ciascuno dal proprio punto di vista, a supporto di una iniziativa che fa del dialogo e della comunicazione uno strumento di rottura contro le barriere del silenzio e delle incomprensioni, nella consapevolezza che il binomio ricerca-innovazione rappresenta il volano privilegiato per programmare lo sviluppo sostenibile del Tarantino.
Le prime due giornate del Festival (11-12 gennaio) si terranno presso la Sede di Giurisprudenza del Dipartimento Jonico (ex-Convento di San Francesco in via Duomo); la terza (13 gennaio) avrà invece luogo presso il primo piano nobile di Palazzo Pantaleo, ove è ubicato il Museo Civico Etnografico "Alfredo Majorano", partner dell'iniziativa.
All'evento prenderanno parte i rappresentanti delle più importanti società scientifiche della pedagogia italiana (SIPED, SiPeGeS e CIRPed).
Nell’ambito del Festival è previsto un focus su un tema di stringente e drammatica attualità ovvero la violenza di genere. In particolare, nella sessione pomeridiana del 12 gennaio si svolgerà la sessione “Questioni di genere e migrazioni: una riflessione socio-giuridica”. Ad introdurre questa sessione, il Prof. Pierluca Massaro (“La ‘femminilizzazione’ delle migrazioni: donne migranti in Italia tra emancipazione e discriminazione”). Il panel prevede poi i seguenti interventi: Prof. Nicola Triggiani (“Donne migranti e violenza di genere: doppia vulnerabilità e percorso evolutivo di tutela processuale”); Prof.ssa Danila Certosino (“Vittime di reato con status migratorio irregolare e modalità di accesso alla giustizia penale”); Prof. Lorenzo Pulito (“Donne migranti e violenza di genere nel contesto giuridico sovranazionale”); Avv. Francesco Zaccaria (“Traffico di migranti e tratta di esseri umani”): Dott.ssa Franca Todaro (“La disparità di genere è violenza? Il gender pay gap”); Ira Panduku (autrice del volume “Lingua madre duemilaventitre: racconti di donne non più straniere in Italia”) e Dott. Cosimo Abene (“L’io narrativo al femminile. Cultura, identità, formatività”). A coordinare questa sessione dei lavori del Festival, il Prof. Giuseppe Morgese.