CAGLIARI - Una folla commossa di circa 30mila persone ha partecipato oggi ai funerali di Gigi Riva, leggenda del calcio italiano, scomparso all'età di 79 anni la sera di lunedì 22 gennaio dopo un malore. La toccante cerimonia si è svolta nella suggestiva Basilica di Bonaria a Cagliari, città che ha visto Riva emergere come uno dei più grandi calciatori nella storia del calcio italiano.
All'arrivo del feretro e della squadra della città , guidata dall'allenatore Claudio Ranieri, la folla ha tributato un caloroso applauso, testimoniando l'affetto e il rispetto per il campione. Il figlio di Gigi Riva, Nicola, ha condiviso alcune parole toccanti: "Mio padre non lo convinceva nessuno, anche ieri se n'è andato come voleva lui, era hombre vertical sino alla fine e anche ieri ha deciso quello che voleva fare. È andato via non solo un padre per noi ma una persona che era come familiare di tante persone che gli volevano bene."
Le espressioni di cordoglio e affetto per Gigi Riva hanno pervaso la Basilica di Bonaria, con l'arcivescovo di Cagliari che ha descritto il calciatore come una figura di bellezza e potenza, ricordando la sua celebre esultanza con le lunghe braccia al cielo. "Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella", ha dichiarato l'arcivescovo.
Il feretro di Gigi Riva è uscito dalla Basilica accompagnato dalle note della canzone di Piero Marras "Quando Gigi Riva tornerà ", accolto da un lungo applauso che ha sottolineato l'amore e la gratitudine per il calciatore che ha fatto la storia del calcio italiano.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose personalità , tra cui il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, e della Figc, Gabriele Gravina. Una rappresentanza dell'amministrazione comunale di Leggiuno (Varese), il paese natale di Riva, ha reso omaggio al campione nel giorno di lutto cittadino. La città intera si è unita nel ricordo e nell'addio a Gigi Riva, il cui impatto nel mondo del calcio rimarrà indelebile.
All'arrivo del feretro e della squadra della città , guidata dall'allenatore Claudio Ranieri, la folla ha tributato un caloroso applauso, testimoniando l'affetto e il rispetto per il campione. Il figlio di Gigi Riva, Nicola, ha condiviso alcune parole toccanti: "Mio padre non lo convinceva nessuno, anche ieri se n'è andato come voleva lui, era hombre vertical sino alla fine e anche ieri ha deciso quello che voleva fare. È andato via non solo un padre per noi ma una persona che era come familiare di tante persone che gli volevano bene."
Le espressioni di cordoglio e affetto per Gigi Riva hanno pervaso la Basilica di Bonaria, con l'arcivescovo di Cagliari che ha descritto il calciatore come una figura di bellezza e potenza, ricordando la sua celebre esultanza con le lunghe braccia al cielo. "Corri di nuovo e tieni ancora alte le tue braccia al cielo, corri e guarda in alto, in cielo con i tuoi genitori e la tua amata sorella", ha dichiarato l'arcivescovo.
Il feretro di Gigi Riva è uscito dalla Basilica accompagnato dalle note della canzone di Piero Marras "Quando Gigi Riva tornerà ", accolto da un lungo applauso che ha sottolineato l'amore e la gratitudine per il calciatore che ha fatto la storia del calcio italiano.
Alla cerimonia hanno partecipato numerose personalità , tra cui il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, e i presidenti del Coni, Giovanni Malagò, e della Figc, Gabriele Gravina. Una rappresentanza dell'amministrazione comunale di Leggiuno (Varese), il paese natale di Riva, ha reso omaggio al campione nel giorno di lutto cittadino. La città intera si è unita nel ricordo e nell'addio a Gigi Riva, il cui impatto nel mondo del calcio rimarrà indelebile.