NICOLA ZUCCARO - Sabato 19 gennaio 1924 Re Vittorio Emanuele III giunge a Bari per l'inaugurazione dell'Ossario per i caduti della Prima Guerra Mondiale. Durante la solenne e toccante cerimonia, aperta dagli onori militari resi al Sovrano d'Italia dal X Fanteria dell'Esercito, Vittorio Emanuele III riceve dai mutilati ed invalidi di guerra della Terra di Bari (anch'essi schierati ai lati del passaggio riservato al corteo reale) una pergamena in segno di perenne devozione.
La cerimonia si conclude con Monsignor Del Buono che benedice l'ossario-monumento alla presenza dei parenti dei reduci di guerra, mentre il coro intona il canto "Libere me, Domine". Prima e dopo questa giornata, i resti degli eroi della terra di Bari furono trasportati all'ossario dai luoghi dov'erano stati seppelliti in un primo momento e furono accolti a più riprese con cerimonie alla presenza delle autorità e del popolo. L'arrivo delle salme al Cimitero Monumentale di Bari fu scaglionato con la seguente successione cronologica: 24 aprile 1923, 18 maggio 1923, 11 settembre 1923, 4 ottobre 1923, 7 novembre 1923, 19 dicembre 1923, 13 gennaio 1924, 3 luglio 1924 e 23 ottobre 1924.
Nel corso dell'ultimo trasporto presso la necropoli barese, avvenuto il 28 maggio 1925, si ebbe la sepoltura di 3.000 soldati italiani caduti nella Grande Guerra. I loculi di coloro che risultarono dispersi rimasero vuoti con la sola indicazione del nome, cognome e grado. Cent'anni dopo, il ricordo di questo avvenimento resta conservato in una lapide affissa nella parte sotterranea del Monumento.