BARI - Si è svolto ieri il primo incontro presso la presidenza della Regione Puglia con il Comitato
SEPAC, ovvero la Task Force regionale per le crisi occupazionali della Regione Puglia,
presieduta dal Presidente Leo Caroli, sulla vertenza Cittadella della Carità a seguito della
richiesta formulata dalla FIALS Taranto il 05 gennaio scorso.
“È stato un incontro comunque proficuo e costruttivo, nonostante la irritualità del confronto, non essendoci in atto una certa ed imminente crisi occupazionale” – evidenzia il Segretario generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina – “per questo ringrazio il Presidente della sezione di crisi Leo Caroli per l’opportunità concessa alle organizzazioni sindacali di esporre in sede regionale le criticità in essere nella Fondazione Cittadella della Carità”.
“Il Comitato SEPAC ha accolto le richieste della FIALS Taranto ovvero quella di aprire un confronto con Dipartimento salute e la ASL Taranto per la verifica dello stato dell’arte degli accreditamenti ed individuare possibili soluzioni ponte per consentire in tempi certi gli interventi strutturali necessari all’adeguamento alle prescrizioni degli organi ispettivi regionali” – rimarca Emiliano Messina della FIALS Taranto.
“In Regione Puglia dalle informazioni emerse in questi mesi sembrerebbe che oltre il 70% delle RSA (probabilmente si sfiora l’80%) non sarebbe in possesso dei requisiti di accreditamento, in molti casi con insanabili deficit strutturali rispetto alle cogenti prescrizioni regionali” – rende noto Emiliano Messina – “per questo abbiamo richiesto un periodo “cuscinetto” per consentire alla Fondazione e al nuovo partner di avviare gli adeguamenti necessari per ottenere gli accreditamenti. Tutto questo ovviamente in tempi certi e soprattutto celeri”. La Fondazione Cittadella della Carità presenta tutti gli spazi necessari per la realizzazione degli interventi strutturali indispensabili per adempiere alle prescrizioni regionali, per questo secondo Messina della FIALS, “è opportuno che non cada la scure della perdita degli accreditamenti così come emerso nelle scorse settimane”.
“Come FIALS abbiamo chiesto l’avvio di un confronto con l’Azienda per comprendere i termini dell’operazione di fitto di ramo d’azienda, il numero dei lavoratori interessati, le modalità di utilizzo e la salvaguardia occupazionale e salariale del personale non direttamente impegnato nelle attività ambulatoriali e della Casa di Cura, ma che svolge attività fondamentali al funzionamento della Cittadella della Carità” – conclude Emiliano Messina.
Il prossimo incontro è fissato verosimilmente il prossimo 5 marzo presso la presidenza della Regione Puglia.
“È stato un incontro comunque proficuo e costruttivo, nonostante la irritualità del confronto, non essendoci in atto una certa ed imminente crisi occupazionale” – evidenzia il Segretario generale della FIALS Taranto, Emiliano Messina – “per questo ringrazio il Presidente della sezione di crisi Leo Caroli per l’opportunità concessa alle organizzazioni sindacali di esporre in sede regionale le criticità in essere nella Fondazione Cittadella della Carità”.
“Il Comitato SEPAC ha accolto le richieste della FIALS Taranto ovvero quella di aprire un confronto con Dipartimento salute e la ASL Taranto per la verifica dello stato dell’arte degli accreditamenti ed individuare possibili soluzioni ponte per consentire in tempi certi gli interventi strutturali necessari all’adeguamento alle prescrizioni degli organi ispettivi regionali” – rimarca Emiliano Messina della FIALS Taranto.
“In Regione Puglia dalle informazioni emerse in questi mesi sembrerebbe che oltre il 70% delle RSA (probabilmente si sfiora l’80%) non sarebbe in possesso dei requisiti di accreditamento, in molti casi con insanabili deficit strutturali rispetto alle cogenti prescrizioni regionali” – rende noto Emiliano Messina – “per questo abbiamo richiesto un periodo “cuscinetto” per consentire alla Fondazione e al nuovo partner di avviare gli adeguamenti necessari per ottenere gli accreditamenti. Tutto questo ovviamente in tempi certi e soprattutto celeri”. La Fondazione Cittadella della Carità presenta tutti gli spazi necessari per la realizzazione degli interventi strutturali indispensabili per adempiere alle prescrizioni regionali, per questo secondo Messina della FIALS, “è opportuno che non cada la scure della perdita degli accreditamenti così come emerso nelle scorse settimane”.
“Come FIALS abbiamo chiesto l’avvio di un confronto con l’Azienda per comprendere i termini dell’operazione di fitto di ramo d’azienda, il numero dei lavoratori interessati, le modalità di utilizzo e la salvaguardia occupazionale e salariale del personale non direttamente impegnato nelle attività ambulatoriali e della Casa di Cura, ma che svolge attività fondamentali al funzionamento della Cittadella della Carità” – conclude Emiliano Messina.
Il prossimo incontro è fissato verosimilmente il prossimo 5 marzo presso la presidenza della Regione Puglia.