LECCE - Le radici e i frutti buoni della cooperazione. Un tema ricco di significati quello della Giornata del ringraziamento che si è tenuta a Tricase (Lecce) ieri (domenica 28 gennaio) nella chiesa matrice Natività della Beata Vergine Maria, in piazza don Tonino Bello. Ad officiare la messa, il vescovo don Vito Angiuli e don Nicola Macculi, consigliere ecclesiastico nazionale di Coldiretti.
La manifestazione annuale, che si è svolta alla presenza dei dirigenti Coldiretti e di tanti soci giunti da tutti i comuni del Leccese, ribadisce i valori fondanti dell’agricoltura, tra cui la gratitudine per la generosità della terra e l'impegno nella sua custodia, valori celebrati durante l’omelia dal vescovo Angiuli che ha poi proposto un’ampia e dettagliata panoramica di tutti gli aspetti cruciali che coinvolgono il mondo agricolo in un momento di cambiamenti epocali: dall’intelligenza artificiale alla lotta contro i cibi Ogm, dallo sfruttamento delle risorse alle calamità naturali, dalle tensioni geopolitiche alla necessaria difesa della dieta mediterranea. Suggestivo il momento dell’offertorio, con una variopinta sfilata di cesti ricolmi di prodotti a km0 che gli agricoltori di Coldiretti Lecce hanno riposto sull’altare, per poi essere destinati ai tanti salentini bisognosi. Solidarietà in linea con il titolo della 73esima giornata del Ringraziamento: “Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltore”, con la commissione dei vescovi italiani che invita a riflettere sul grande ruolo dell'agricoltura familiare che ha conosciuto il suo grande splendore in modo particolare del dopoguerra, grazie anche alla riforma agraria che ha sperimentato un benessere materiale e sociale, riscattando una marginalità evidente.
Il messaggio invita alla cooperazione, quella “buona” che genera le condizioni perché possa produrre meglio il prodotto salvaguardando l’ambiente che lo circonda, coinvolgendo i consumatori, ma anche tutta la società civile, secondo i valori dell’etica e della solidarietà . La manifestazione si è conclusa con la simbolica benedizione dei trattori nella suggestiva piazza intitolata a don Tonino Bello, il vescovo di Alessano, amatissimo nel Sud Salento, che della solidarietà ha fatto la cifra più autentica della sua missione cattolica.
La manifestazione annuale, che si è svolta alla presenza dei dirigenti Coldiretti e di tanti soci giunti da tutti i comuni del Leccese, ribadisce i valori fondanti dell’agricoltura, tra cui la gratitudine per la generosità della terra e l'impegno nella sua custodia, valori celebrati durante l’omelia dal vescovo Angiuli che ha poi proposto un’ampia e dettagliata panoramica di tutti gli aspetti cruciali che coinvolgono il mondo agricolo in un momento di cambiamenti epocali: dall’intelligenza artificiale alla lotta contro i cibi Ogm, dallo sfruttamento delle risorse alle calamità naturali, dalle tensioni geopolitiche alla necessaria difesa della dieta mediterranea. Suggestivo il momento dell’offertorio, con una variopinta sfilata di cesti ricolmi di prodotti a km0 che gli agricoltori di Coldiretti Lecce hanno riposto sull’altare, per poi essere destinati ai tanti salentini bisognosi. Solidarietà in linea con il titolo della 73esima giornata del Ringraziamento: “Lo stile cooperativo per lo sviluppo dell’agricoltore”, con la commissione dei vescovi italiani che invita a riflettere sul grande ruolo dell'agricoltura familiare che ha conosciuto il suo grande splendore in modo particolare del dopoguerra, grazie anche alla riforma agraria che ha sperimentato un benessere materiale e sociale, riscattando una marginalità evidente.
Il messaggio invita alla cooperazione, quella “buona” che genera le condizioni perché possa produrre meglio il prodotto salvaguardando l’ambiente che lo circonda, coinvolgendo i consumatori, ma anche tutta la società civile, secondo i valori dell’etica e della solidarietà . La manifestazione si è conclusa con la simbolica benedizione dei trattori nella suggestiva piazza intitolata a don Tonino Bello, il vescovo di Alessano, amatissimo nel Sud Salento, che della solidarietà ha fatto la cifra più autentica della sua missione cattolica.