Di Bari oggi all’inaugurazione di 'Pesaro 2024 - Capitale italiana della cultura'

BARI - La consigliera delegata alle Politiche Culturali Grazia Di Bari ha rappresentato la Regione Puglia all’evento di inaugurazione di ‘Pesaro 2024 Capitale italiana della cultura”.

“È un onore per me e per la Puglia - ha dichiarato Di Bari - essere presenti all’avvio di questo percorso intrapreso dalla città di Pesaro e che la proietta ancora di più verso il futuro. Un futuro fatto di programmazione e visione su un orizzonte più ampio sia dal punto di vista culturale sia per quel che attiene le strategie di sviluppo. Alla base vi è la cultura intesa come ricchezza e volano di un’economia sostenibile; principi attorno ai quali si sviluppa e consolida l’identità europea, nazionale e regionale. La cultura è coesione sociale, innovazione, crescita, benessere individuale e collettivo, e anche lavoro. I luoghi della cultura, infatti, devono diventare sempre più luoghi pieni di contenuti, di attività, di lavoro e di lavoratori. Nel 2024, che è stato dichiarato l’anno delle Radici Italiane, la cultura è una componente fondamentale e strategica come emerge anche dai progetti del PNRR. Per questo voglio ricordare l’avviso pubblico Radici e Ali che la nostra Regione ha messo in campo di diversi anni, a valere sulle risorse regionali del Piil Cultura. Qui si innesta, un altro tema importante quello delle professioni della cultura e la formazione di figure professionali adeguate, capaci di valorizzare le risorse culturali, materiali e immateriali presenti sui territori e il turismo culturale promuovendoli attraverso competenze che nascono dall’incrocio fra saperi fino ad ora tradizionalmente chiusi gli uni agli altri. L’obiettivo condiviso è creare un sistema culturale innovativo che diventi sempre più modello di sviluppo culturale e turistico sostenibile partendo dal patrimonio culturale e dalle giovani generazioni, prezioso patrimonio del nostro Paese. La cultura supera i confini degli Stati ed è strumento di conoscenza, di partecipazione, di riconciliazione con la memoria, con la storia e volano di sviluppo nell’ambito degli strumenti strategici e finanziari dei programmi Europei”.

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