ROMA - “Se davvero il prossimo decreto per l’ex Ilva dovesse
limitarsi ad ampliare l’accesso al fondo di garanzia, ci troveremmo di
fronte all’ennesimo tentativo del Governo di gettare fumo negli occhi su
una questione che è ben più complessa.”
Così Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico.
“Alle imprese dell’indotto - prosegue Pagano - va assicurato il saldo dei crediti che vantano nei confronti di Acciaierie d’Italia e non di certo forme di finanziamento che, per quanto agevolate, contribuiscono solo a farle indebitare ulteriormente. Anche la norma sulla prededucibilità dei crediti rischia di essere completamente inutile, visto che parliamo di una azienda che non ha alcun patrimonio da liquidare. Insomma, ancora una volta si promette qualcosa e si garantisce l’opposto! Il Governo si svegli prima di mandare in bancarotta l’economia di un intero territorio. Noi saremo responsabili ed al fianco di chi dimostrerà di avere un’idea chiara di uscita dalla crisi.”
“Alle imprese dell’indotto - prosegue Pagano - va assicurato il saldo dei crediti che vantano nei confronti di Acciaierie d’Italia e non di certo forme di finanziamento che, per quanto agevolate, contribuiscono solo a farle indebitare ulteriormente. Anche la norma sulla prededucibilità dei crediti rischia di essere completamente inutile, visto che parliamo di una azienda che non ha alcun patrimonio da liquidare. Insomma, ancora una volta si promette qualcosa e si garantisce l’opposto! Il Governo si svegli prima di mandare in bancarotta l’economia di un intero territorio. Noi saremo responsabili ed al fianco di chi dimostrerà di avere un’idea chiara di uscita dalla crisi.”