'Gli Amici di Morris', all'ISPE di Mola la cerimonia di donazione di 10 carrozzine destinate agli utenti della struttura in condizioni di disabilità
MOLA DI BARI - Martedì 23 gennaio 2024 alle ore 12.00 presso ISPE – Istituto per i servizi alla persona per l’Europa (via Russolillo Don Giustino, 36 – Mola di Bari) si svolgerà la cerimonia di donazione da parte dell’Associazione “Gli Amici di Morris” di 10 carrozzine destinate agli utenti della struttura in condizioni di disabilità.
Prenderanno parte all’evento Italo Maremonti - presidente dell’Associazione “Gli Amici di Morris”, dott. Alessandro Caforio – responsabile amministrativo dell’RSA, Avv. Fulvio Pedone - presidente del CdA di ISPE e Avv. Alessandra Serio - direttore generale ISPE.
La scelta di effettuare una donazione a ISPE non è casuale. Infatti, la struttura ha ospitato proprio Morris Maremonti dopo il suo ictus, negli ultimi difficili mesi di Locked-in. Gli ausili, acquistati dall’Associazione, ancora una volta grazie ai fondi raccolti mediante i numerosi eventi musicali e benefici da essa organizzati e tramite donazioni del 5x1000, sono stati forniti da Officina Futura srl di Bitritto.
“Gli Amici di Morris” è stata costituita con lo scopo di aiutare persone in stato di disabilità totale e/o parziale. Questa, infatti, non è la prima donazione che l’associazione “Gli Amici di Morris” effettua a strutture assistenziali: ricordiamo la donazione effettuata di un "comunicatore oculare" alla casa di cura Villa Verde di Lecce, il software innovativo progettato dalla "AIDA ONLUS" dal nome "EYE-CLICK" e relativa attrezzatura informatica che consente ai malati di Locked-In e “SLA” di comunicare con l’ausilio del battito di ciglia e la donazione degli ausili elettronici per ipovedenti alla Cooperativa Sociale ZIP.h di Bitonto, nonché la donazione di contributi in danaro devoluti ad enti quali ASL di Bari per il nuovo “centro risvegli” di prossima realizzazione presso l’ospedale “Fallacara” di Triggiano e al Centro Ricerche dell’Università de L’Aquila.
“Maurizio era un artista che grazie alla sua immensa sensibilità riusciva a comporre melodie meravigliose. – raccontano i fratelli di Morris Maremonti - Era un bravo ragazzo, un ottimo amico per tanti, un fratello e un figlio speciale. La sua scomparsa prematura ha lasciato un vuoto incolmabile ma la sua memoria è ancora viva grazie all'associazione che porta il suo nome e che, attraverso donazioni annuali, aiuta persone colpite da ictus e affette da disabilità”.
L’Associazione “Gli Amici di Morris”, nasce dalla vicenda che colpisce Maurizio Maremonti (in arte Morris), frontman, autore e cantante della rock-band barese “One Way Ticket” che, in seguito ad ictus, dopo 7 mesi di coma e 16 in stato di "Loked-in” è venuto a mancare il 25 giugno 2014 a soli 38 anni. La sindrome di locked-in, detta "sindrome del chiavistello", è una condizione nella quale la persona è cosciente e sveglia ma non può muoversi né comunicare a causa della completa paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo. I pazienti con la sindrome "locked-in" (se ne stimano circa 600 in Italia) possono comunicare con altre persone, codificando la chiusura delle palpebre oppure muovendo solo gli occhi.
Prenderanno parte all’evento Italo Maremonti - presidente dell’Associazione “Gli Amici di Morris”, dott. Alessandro Caforio – responsabile amministrativo dell’RSA, Avv. Fulvio Pedone - presidente del CdA di ISPE e Avv. Alessandra Serio - direttore generale ISPE.
La scelta di effettuare una donazione a ISPE non è casuale. Infatti, la struttura ha ospitato proprio Morris Maremonti dopo il suo ictus, negli ultimi difficili mesi di Locked-in. Gli ausili, acquistati dall’Associazione, ancora una volta grazie ai fondi raccolti mediante i numerosi eventi musicali e benefici da essa organizzati e tramite donazioni del 5x1000, sono stati forniti da Officina Futura srl di Bitritto.
“Gli Amici di Morris” è stata costituita con lo scopo di aiutare persone in stato di disabilità totale e/o parziale. Questa, infatti, non è la prima donazione che l’associazione “Gli Amici di Morris” effettua a strutture assistenziali: ricordiamo la donazione effettuata di un "comunicatore oculare" alla casa di cura Villa Verde di Lecce, il software innovativo progettato dalla "AIDA ONLUS" dal nome "EYE-CLICK" e relativa attrezzatura informatica che consente ai malati di Locked-In e “SLA” di comunicare con l’ausilio del battito di ciglia e la donazione degli ausili elettronici per ipovedenti alla Cooperativa Sociale ZIP.h di Bitonto, nonché la donazione di contributi in danaro devoluti ad enti quali ASL di Bari per il nuovo “centro risvegli” di prossima realizzazione presso l’ospedale “Fallacara” di Triggiano e al Centro Ricerche dell’Università de L’Aquila.
“Maurizio era un artista che grazie alla sua immensa sensibilità riusciva a comporre melodie meravigliose. – raccontano i fratelli di Morris Maremonti - Era un bravo ragazzo, un ottimo amico per tanti, un fratello e un figlio speciale. La sua scomparsa prematura ha lasciato un vuoto incolmabile ma la sua memoria è ancora viva grazie all'associazione che porta il suo nome e che, attraverso donazioni annuali, aiuta persone colpite da ictus e affette da disabilità”.
L’Associazione “Gli Amici di Morris”, nasce dalla vicenda che colpisce Maurizio Maremonti (in arte Morris), frontman, autore e cantante della rock-band barese “One Way Ticket” che, in seguito ad ictus, dopo 7 mesi di coma e 16 in stato di "Loked-in” è venuto a mancare il 25 giugno 2014 a soli 38 anni. La sindrome di locked-in, detta "sindrome del chiavistello", è una condizione nella quale la persona è cosciente e sveglia ma non può muoversi né comunicare a causa della completa paralisi di tutti i muscoli volontari del corpo. I pazienti con la sindrome "locked-in" (se ne stimano circa 600 in Italia) possono comunicare con altre persone, codificando la chiusura delle palpebre oppure muovendo solo gli occhi.
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