VITTORIO POLITO - La WIP
Edizioni ha pubblicato per la
Collana di Narrativa e
Poesia il tascabile di Gaetano Mele
“Muretti a secco” con la prefazione
di Alessandro Lattarulo, che
cura anche la Collana.
La muratura a secco è una recinzione, solitamente per abitazioni rurali, fatta con pezzi di pietra squadrati o informi, senza interposizione di malta. I muretti a secco, utilizzati per delimitare le proprietà, sono divenute nel tempo complementi di arredo. Proprio come le poesie di Gaetano Mele che allegoricamente fa conoscere la bellezza attraverso i suoi versi che rappresentano le sue semplici pietre che con il loro posizionamento si comprende anche la funzione.
L’autore, come un orologio, puntuale e preciso, fa conoscere regolarmente le sue poesie come gocce di cultura che alimentano lo spirito e l’anima. Mele non si interessa solo di poesia in lingua, ma anche di dialetto barese, materia che lo appassiona molto, al punto che con gli amici Giuseppe Gioia (1937-2020) e Francesco Signorile, hanno pubblicato, con lo stesso Editore, il corposo Dizionario Barese-Italiano e Italiano-Barese “Per non dimenticare”, il più completo vocabolario presente al momento sul mercato, per la soddisfazione di cultori e appassionati della nostra prima lingua.
Ma Gaetano ha pubblicato anche altri testi con versi sia in lingua che in dialetto barese, dalle quali si evince la sua passione per la cultura a 360 gradi.
Scrive Alessandro Lattarulo nella prefazione: «Se la vita si frammenta come un puzzle e lascia affiorare la melanconia che d’altronde ha sempre innervato tanta produzione poetica, non mancano finestre spalancate nella speranza, che a Gaetano Mele, come evidente nelle liriche che chiudono la silloge, sono arrivate in larga misura dall’esperienza di volontariato svolta in carcere, dove persino i figli altrui diventano un po’ i propri».
La muratura a secco è una recinzione, solitamente per abitazioni rurali, fatta con pezzi di pietra squadrati o informi, senza interposizione di malta. I muretti a secco, utilizzati per delimitare le proprietà, sono divenute nel tempo complementi di arredo. Proprio come le poesie di Gaetano Mele che allegoricamente fa conoscere la bellezza attraverso i suoi versi che rappresentano le sue semplici pietre che con il loro posizionamento si comprende anche la funzione.
L’autore, come un orologio, puntuale e preciso, fa conoscere regolarmente le sue poesie come gocce di cultura che alimentano lo spirito e l’anima. Mele non si interessa solo di poesia in lingua, ma anche di dialetto barese, materia che lo appassiona molto, al punto che con gli amici Giuseppe Gioia (1937-2020) e Francesco Signorile, hanno pubblicato, con lo stesso Editore, il corposo Dizionario Barese-Italiano e Italiano-Barese “Per non dimenticare”, il più completo vocabolario presente al momento sul mercato, per la soddisfazione di cultori e appassionati della nostra prima lingua.
Ma Gaetano ha pubblicato anche altri testi con versi sia in lingua che in dialetto barese, dalle quali si evince la sua passione per la cultura a 360 gradi.
Scrive Alessandro Lattarulo nella prefazione: «Se la vita si frammenta come un puzzle e lascia affiorare la melanconia che d’altronde ha sempre innervato tanta produzione poetica, non mancano finestre spalancate nella speranza, che a Gaetano Mele, come evidente nelle liriche che chiudono la silloge, sono arrivate in larga misura dall’esperienza di volontariato svolta in carcere, dove persino i figli altrui diventano un po’ i propri».