BUDAPEST - Mentre la diplomazia italiana si adopera per riportare in patria Ilaria Salis, la maestra milanese detenuta a Budapest, sorge una controversia in Italia. La Lega rivela che la donna era stata coinvolta nel 2017 in un processo legato all'assalto a un gazebo del partito. Nonostante gli avvocati chiariscano l'assoluzione di Salis, Matteo Salvini attacca, sostenendo che non dovrebbe svolgere il lavoro di insegnante in Italia. Nel frattempo, sul fronte ungherese, si valuta il ricorso alla Corte europea di Strasburgo per riportarla nel suo paese, dove si prevede sconterà i domiciliari.
Il caso della maestra detenuta a Budapest crea tensioni diplomatiche e polemiche interne in Italia. La Premier Giorgia Meloni ha parlato con Viktor Orbán, rispettando l'indipendenza della magistratura ungherese. Nel frattempo, emergono dettagli sul rifiuto di trasferimento in Italia da parte dei giudici ungheresi nel giugno scorso, citando il pericolo di fuga. Le minoranze chiedono un'informativa alle Camere sulla vicenda. La Lega, pur definendo "scioccanti" le immagini della detenzione, collega Salis a un episodio del 2017, sottolineando che l'esercizio del dissenso non deve sfociare in violenza.
Il caso della maestra detenuta a Budapest crea tensioni diplomatiche e polemiche interne in Italia. La Premier Giorgia Meloni ha parlato con Viktor Orbán, rispettando l'indipendenza della magistratura ungherese. Nel frattempo, emergono dettagli sul rifiuto di trasferimento in Italia da parte dei giudici ungheresi nel giugno scorso, citando il pericolo di fuga. Le minoranze chiedono un'informativa alle Camere sulla vicenda. La Lega, pur definendo "scioccanti" le immagini della detenzione, collega Salis a un episodio del 2017, sottolineando che l'esercizio del dissenso non deve sfociare in violenza.