Ilaria Salis, La Russa: 'Imputazione eccessiva'. Meloni sente Orbàn
Il caso di Ilaria Salis, la maestra italiana detenuta in Ungheria per l'aggressione di due estremisti di destra, si è trasformato in una questione politica, attirando l'attenzione della premier Giorgia Meloni. Le immagini scioccanti della Salis in tribunale hanno sollevato polemiche sul trattamento ricevuto e hanno spinto il presidente del Senato Ignazio La Russa a definire l'imputazione come "eccessiva".
Nonostante Giorgia Meloni abbia mantenuto il silenzio pubblico, ha contattato Viktor Orbán prima del Consiglio straordinario a Bruxelles del 1° febbraio per affrontare la situazione. Nel frattempo, le minoranze chiedono che la premier fornisca un'informativa sul caso alle Camere.
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha suscitato polemiche dichiarando di non aver visto le immagini di Salis in aula, suscitando critiche da parte di esponenti politici, incluso il commento della leader dem Elly Schlein. Altre voci della maggioranza hanno espresso preoccupazioni riguardo al trattamento della Salis e il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, ha sottolineato che ogni Paese ha il diritto di punire secondo le proprie leggi.
L'udienza di Salis è stata rinviata al 24 maggio, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha indicato l'opzione di spingere per il trasferimento della detenuta in Italia, con la richiesta di valutare le condizioni di detenzione. Resta in attesa una risposta.
Nonostante Giorgia Meloni abbia mantenuto il silenzio pubblico, ha contattato Viktor Orbán prima del Consiglio straordinario a Bruxelles del 1° febbraio per affrontare la situazione. Nel frattempo, le minoranze chiedono che la premier fornisca un'informativa sul caso alle Camere.
Il ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, ha suscitato polemiche dichiarando di non aver visto le immagini di Salis in aula, suscitando critiche da parte di esponenti politici, incluso il commento della leader dem Elly Schlein. Altre voci della maggioranza hanno espresso preoccupazioni riguardo al trattamento della Salis e il vicesegretario del Carroccio, Andrea Crippa, ha sottolineato che ogni Paese ha il diritto di punire secondo le proprie leggi.
L'udienza di Salis è stata rinviata al 24 maggio, mentre il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha indicato l'opzione di spingere per il trasferimento della detenuta in Italia, con la richiesta di valutare le condizioni di detenzione. Resta in attesa una risposta.