'The Holdovers' di Alexander Payne: la recensione

Recensione del film 'The Holdovers' a cura del content creator ed esperto di cinema Andrea Renzulli

Il Natale del 1970 e Paul, senza una famiglia e un luogo dove trascorre le festività, decide di restare a scuola dorante le vacanze come supervisore degli studenti che ancora non hanno potuto far ritorno nelle loro case. Dopo qualche giorno, soltanto uno studente rimane nell’istituto. Si tratta del quindicenne Angus (Dominic Sessa), un ottimo studente ma con un pessimo comportamento, che crea sempre problemi e rischia ogni volta l’espulsione. Oltre a Paul e al giovane, è rimasta nella scuola anche la capocuoca Mary (Da’Vine Joy Randolph), che si occupa dei figli dei privilegiati nella scuola e che di recente ha perso suo figlio nella guerra in Vietnam.I tre si ritroveranno a formare un’improbabile famiglia sotto le festività natalizie, condividendo diverse disavventure nelle nevose due settimane che trascorreranno insieme in New England.

Il due volte premio Oscar Alexander Payne a distanza di 8 anni dal suo ultimo film, ci regala una strepitosa commedia.Una storia di formazione a metà strada tra Breakfast club e Il giovane Holden, ambientato negli anni 70.Il film è semplice, intenso ma mai melenso, nonostante alcuni temi trattati tra cui il lutto di un figlio morto in guerra.I tre protagonisti sono a dir poco fenomali, con un Giamatti in stato di grazia e il meraviglioso Dominic Sessa qui al suo primo ruolo in assoluto e la straordinaria Da'Vine Joy Randolph che avevo conosciuto in veste leggera in “Only murders in the building”.Il film racconta le diversità, i contrasti ma anche gli aspetti che accomunano tre persone apparentemente diverse tra di loro (Per ceto sociale ed età) e che impareranno molto l’uno dall’altra.

Anche una critica sociale agli Stati Uniti dell’epoca, con anche diversi aspetti politici.Sembra un’opera anni 70, un film molto bello fuori dal tempo quasi non girato in questi anni.Credo sia un film che toccherà cuore, testa e anima e potrebbe diventare un cult Natalizio (Visto il periodo d’ambientazione), uno di quei film che secondo me si lasciano rivedere più volte.

VOTO: ️ ️ ️ ⭐⭐⭐⭐