Omicidio Giulia Tramontano, al via il processo: Impagnatiello in lacrime
MILANO - Il processo per l'omicidio di Giulia Tramontano, la 29enne incinta uccisa dal fidanzato Alessandro Impagnatiello a Senago nel maggio scorso, ha preso avvio oggi in Corte d'Assise a Milano. Il fidanzato, accusato di omicidio volontario aggravato da premeditazione, crudeltà, futili motivi e interruzione di gravidanza non consensuale, è difeso dagli avvocati Giulia Geradini e Samanta Barbaglia.
La difesa sembra orientata a presentare una linea basata sul vizio di mente di Impagnatiello. In caso di richiesta di perizia psichiatrica da parte della Corte, i legali della famiglia di Giulia Tramontano, rappresentati dall'avvocato Giovanni Cacciapuoti, hanno già nominato due psichiatri, Salvatore De Feo e Diana Galletta, pronti a svolgere il loro ruolo di consulenti.
Il fidanzato, Alessandro Impagnatiello, è stato arrestato dopo aver confessato il delitto avvenuto il 27 maggio 2023. L'accusa sottolinea che avrebbe inflitto 37 coltellate a Giulia Tramontano, inclusa una serie di colpi quando la vittima era ancora viva. Successivamente, avrebbe cercato di bruciare il corpo della donna prima di nasconderlo.
La difesa ha presentato una lista testimoni con due nomi chiave, lo psichiatra Raniero Rossetti e la psicologa Silvana Branciforti, anticipando una possibile richiesta di accertamento psichiatrico da parte della difesa.
L'intera vicenda, che ha sconvolto l'opinione pubblica, si svilupperà ulteriormente nel corso del processo, dove emergeranno dettagli sul movente e sulle circostanze dell'omicidio di Giulia Tramontano.
La difesa sembra orientata a presentare una linea basata sul vizio di mente di Impagnatiello. In caso di richiesta di perizia psichiatrica da parte della Corte, i legali della famiglia di Giulia Tramontano, rappresentati dall'avvocato Giovanni Cacciapuoti, hanno già nominato due psichiatri, Salvatore De Feo e Diana Galletta, pronti a svolgere il loro ruolo di consulenti.
Il fidanzato, Alessandro Impagnatiello, è stato arrestato dopo aver confessato il delitto avvenuto il 27 maggio 2023. L'accusa sottolinea che avrebbe inflitto 37 coltellate a Giulia Tramontano, inclusa una serie di colpi quando la vittima era ancora viva. Successivamente, avrebbe cercato di bruciare il corpo della donna prima di nasconderlo.
La difesa ha presentato una lista testimoni con due nomi chiave, lo psichiatra Raniero Rossetti e la psicologa Silvana Branciforti, anticipando una possibile richiesta di accertamento psichiatrico da parte della difesa.
L'intera vicenda, che ha sconvolto l'opinione pubblica, si svilupperà ulteriormente nel corso del processo, dove emergeranno dettagli sul movente e sulle circostanze dell'omicidio di Giulia Tramontano.