Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha annunciato con fermezza che le forze militari statunitensi, insieme al Regno Unito e con il supporto di diversi alleati, hanno condotto con successo attacchi contro obiettivi chiave degli Houthi nello Yemen. Questa azione è stata una risposta diretta alle continue minacce del gruppo armato sciita, sostenuto dall'Iran, che ha ignorato l'avvertimento di non intralciare il commercio internazionale nel Mar Rosso, una rotta vitale tra Europa e Asia, in supporto alla causa palestinese.
Biden ha dichiarato che gli attacchi, effettuati principalmente con aerei da combattimento e missili Tomahawk, sono una reazione agli attacchi senza precedenti degli Houthi contro navi internazionali nel Mar Rosso. Il presidente ha sottolineato che più di 50 nazioni sono state colpite da 27 attacchi al trasporto marittimo commerciale, con minacce dirette al personale statunitense, ai marinai civili e ai partner internazionali, mettendo in pericolo la libertà di navigazione.
Il raid ha colpito obiettivi strategici degli Houthi, compresi una base aerea vicino a Sana'a, gli aeroporti di Taez, Hodeida e Abs, oltre a un campo militare vicino a Saada, secondo fonti ufficiali Houthi.
Il viceministro degli Esteri degli Houthi, Hussein Al-Ezzi, ha risposto dichiarando che Stati Uniti e Gran Bretagna "devono prepararsi a pagare un prezzo pesante e a sopportare tutte le terribili conseguenze di questa palese aggressione". Intanto, la Russia ha richiesto un'urgente riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Biden ha giustificato l'azione difensiva, affermando che gli Houthi avevano preso di mira navi americane, mettendo a rischio la sicurezza del personale e la libertà di navigazione. Ha evidenziato anche l'impegno della comunità internazionale nell'operazione Prosperity Guardian e la recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiede agli Houthi di porre fine agli attacchi contro navi mercantili.
Il presidente ha concluso sottolineando che questa azione mirata è un chiaro messaggio che gli Stati Uniti e i loro alleati non tollereranno attacchi al personale e non permetteranno ad attori ostili di minacciare la libertà di navigazione in una delle rotte commerciali più critiche del mondo.
Biden ha dichiarato che gli attacchi, effettuati principalmente con aerei da combattimento e missili Tomahawk, sono una reazione agli attacchi senza precedenti degli Houthi contro navi internazionali nel Mar Rosso. Il presidente ha sottolineato che più di 50 nazioni sono state colpite da 27 attacchi al trasporto marittimo commerciale, con minacce dirette al personale statunitense, ai marinai civili e ai partner internazionali, mettendo in pericolo la libertà di navigazione.
Il raid ha colpito obiettivi strategici degli Houthi, compresi una base aerea vicino a Sana'a, gli aeroporti di Taez, Hodeida e Abs, oltre a un campo militare vicino a Saada, secondo fonti ufficiali Houthi.
Il viceministro degli Esteri degli Houthi, Hussein Al-Ezzi, ha risposto dichiarando che Stati Uniti e Gran Bretagna "devono prepararsi a pagare un prezzo pesante e a sopportare tutte le terribili conseguenze di questa palese aggressione". Intanto, la Russia ha richiesto un'urgente riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Biden ha giustificato l'azione difensiva, affermando che gli Houthi avevano preso di mira navi americane, mettendo a rischio la sicurezza del personale e la libertà di navigazione. Ha evidenziato anche l'impegno della comunità internazionale nell'operazione Prosperity Guardian e la recente risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiede agli Houthi di porre fine agli attacchi contro navi mercantili.
Il presidente ha concluso sottolineando che questa azione mirata è un chiaro messaggio che gli Stati Uniti e i loro alleati non tollereranno attacchi al personale e non permetteranno ad attori ostili di minacciare la libertà di navigazione in una delle rotte commerciali più critiche del mondo.