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Israele ha dichiarato l'intenzione di attaccare l'Unrwa e promette che, alla fine della guerra, l'Agenzia delle Nazioni Unite non sarà più presente a Gaza. Questa mossa è stata seguita da altri Paesi, tra cui Italia, Germania, Canada, Gran Bretagna, Finlandia, Australia e Olanda, che hanno deciso di congelare i finanziamenti all'Unrwa. Philippe Lazzarini, commissario generale dell'agenzia Onu, ha definito queste decisioni "scioccanti", sottolineando che dipendono da essa oltre 2 milioni di persone per la loro sopravvivenza a Gaza.
A Tel Aviv, migliaia di persone hanno protestato contro il governo, denunciando il fallimento dell'esecutivo dopo i fatti del 7 ottobre e chiedendo le dimissioni del primo ministro Benyamin Netanyahu. Circa 200 persone si sono scontrate con le forze di polizia, che hanno allontanato con la forza i manifestanti.