Sanremo '24, grande visibilità per chef e cucina di Terra d’Otranto


FRANCESCO GRECO
- Sanremo 2024 (5-10 febbraio) sarà una “vetrina” importante per Terra d’Otranto. Visibilità enorme per due chef emergenti. Step di prestigio per Luca Sabetta, con la collaborazione di Antimo Migliaccio.

La cucina del territorio nelle sue infinite declinazioni tra echi del passato e suggestioni del presente ben intrecciati (nel “Salotto delle Celebrità”), le sue straordinarie bellezze.

Un’esposizione di sei serate che si tradurrà in un marketing di trascinamento eccezionale per i territori e le loro eccellenze.

Sabetta è leccese (San Cesario) e premette: “In un’epoca in cui la cucina si fonde con l’arte e la tradizione si rinnova attraverso l’innovazione, Il Salotto delle Celebrità si appresta a diventare un palcoscenico anche per la gastronomia d’eccellenza. Un capitolo entusiasmante per la mia carriera”.

Vogliamo scendere nei particolari?

“Volentieri. Nel cuore di questo evento iconico, la VIP Lounge Room si prepara ad accogliere una sinfonia di sapori unici, orchestrata da me e da me e da Antimo Migliaccio. Quest’anno, celebrità, imprenditori e cantanti in gara avranno l’opportunità di assaporare piatti esclusivi, frutto di una creatività culinaria che promette di lasciare un’impronta indelebile nel mondo della gastronomia”.


Notoriamente lei è un teorico del kmo: porterà anche al Festival la sua filosofia?

“Nel mio viaggio culinario, mi sono sempre distinto per l’uso di prodotti locali, seguendo la filosofia del Km0. Questo approccio sostenibile, non solo valorizza i produttori locali, ma garantisce anche una freschezza ineguagliabile degli ingredienti, come evidenziato dalla scelta del pesce fresco acquistato dai mercati di Gallipoli, S. Maria di Leuca, Castro, Santa Cesarea Terme”.

Piatti dunque che contengono le narrazioni sedimentate nei secoli e nei millenni di una Terra ricca di storia, popoli, immaginari...

“Certamente: l’attenzione per la qualità e l’autenticità si riflette in ogni piatto, dove ogni boccone narra la storia di una terra ricca di cultura e tradizioni”.

Ci anticipa in esclusiva qualcosa su quelli che avete in mente per sedurre Sanremo?

“Saranno un connubio perfetto tra l’eleganza della cucina contemporanea e il calore dei sapori del sud Italia. Questa esperienza unica non sarà soltanto un viaggio gastronomico per gli ospiti del format, ma anche una vetrina straordinaria per la cultura culinaria italiana, dimostrando come la cucina possa essere un linguaggio universale che unisce persone di ogni angolo del mondo”.

Dalla sua biografia apprendiamo che la cucina è stata una scoperta, in realtà aveva altre passioni...

“La mia storia nasce lontano dai fornelli: non ho nessun ricordo del sugo preparato la domenica mattina. L’unico ricordo è che dopo aver gareggiato in vasca (nuoto agonistico) ero intenzionato a saccheggiare tutto quello che mia madre aveva preparato: polpette, crocchette, pittule...”.