LECCE - Nella scuola dell’infanzia Stomeo Zimbalo di Viale Roma si sono conclusi i lavori di ripristino degli ambienti danneggiati dai vandali lo scorso 16 dicembre. In quella data alcuni ignoti si introdussero nella scuola dopo aver rotto il vetro di una finestra, danneggiarono le macchinette per il caffè e le merendine e si appropriarono delle monete in esse contenute. Poi, appiccarono il fuoco ad una cassettina della rete lan. Le fiamme si propagarono agli ambienti vicini, per poi spegnersi senza interessare le aule.
A causa della inagibilità dell’edificio, conseguente al danneggiamento, i bambini della scuola dell’infanzia Stomeo Zimbalo hanno dovuto frequentare gli ultimi giorni di lezione in un plesso diverso dello stesso istituto. Al rientro dalle vacanze potranno tornare nelle loro classi.
«Sono contento del fatto che i bambini potranno riprendere l’anno scolastico nella loro scuola dopo le vacanze e che questo episodio di deplorevole violenza contro un bene pubblico e la comunità scolastica di Via Roma sia stato superato – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – insieme alla dirigente Tundo, che ringrazio, abbiamo da subito lavorato per ridurre al massimo i tempi di ripristino e garantire che i nostri bambini potessero subire il minor disagio possibile. Ringrazio l’assessorato ai Lavori Pubblici e Lupiae Servizi per aver portato a termine con prontezza ed efficienza i lavori di pulizia, tinteggiatura, ripristino degli ambienti vandalizzati, Mi auguro anche che gli autori di quel gesto così meschino comprendano il messaggio, la comunità non arretra di fronte al degrado. Da parte nostra, ci impegneremo a garantire maggiore protezione a questo edificio che ha subito nel tempo diversi atti vandalici, ma occorre prendere coscienza di un fenomeno, che anche le cronache nazionali oggi raccontano: i tentativi di furto ai danni delle scuole sono cresciuti negli ultimi anni, di pari passo con la crescita dell’utilizzo nelle classi di dispositivi tecnologici come tablet, computer, display, proiettori, lavagne elettroniche. C’è l’esigenza, che mi auguro venga colta a livello ministeriale, di un investimento maggiore in termini di sicurezza e protezione degli istituti scolastici. I Comuni sono pronti a fare propria parte sull’edilizia scolastica di loro proprietà, ma servono economie importanti che non sempre sono disponibili».
A causa della inagibilità dell’edificio, conseguente al danneggiamento, i bambini della scuola dell’infanzia Stomeo Zimbalo hanno dovuto frequentare gli ultimi giorni di lezione in un plesso diverso dello stesso istituto. Al rientro dalle vacanze potranno tornare nelle loro classi.
«Sono contento del fatto che i bambini potranno riprendere l’anno scolastico nella loro scuola dopo le vacanze e che questo episodio di deplorevole violenza contro un bene pubblico e la comunità scolastica di Via Roma sia stato superato – dichiara il sindaco Carlo Salvemini – insieme alla dirigente Tundo, che ringrazio, abbiamo da subito lavorato per ridurre al massimo i tempi di ripristino e garantire che i nostri bambini potessero subire il minor disagio possibile. Ringrazio l’assessorato ai Lavori Pubblici e Lupiae Servizi per aver portato a termine con prontezza ed efficienza i lavori di pulizia, tinteggiatura, ripristino degli ambienti vandalizzati, Mi auguro anche che gli autori di quel gesto così meschino comprendano il messaggio, la comunità non arretra di fronte al degrado. Da parte nostra, ci impegneremo a garantire maggiore protezione a questo edificio che ha subito nel tempo diversi atti vandalici, ma occorre prendere coscienza di un fenomeno, che anche le cronache nazionali oggi raccontano: i tentativi di furto ai danni delle scuole sono cresciuti negli ultimi anni, di pari passo con la crescita dell’utilizzo nelle classi di dispositivi tecnologici come tablet, computer, display, proiettori, lavagne elettroniche. C’è l’esigenza, che mi auguro venga colta a livello ministeriale, di un investimento maggiore in termini di sicurezza e protezione degli istituti scolastici. I Comuni sono pronti a fare propria parte sull’edilizia scolastica di loro proprietà, ma servono economie importanti che non sempre sono disponibili».