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LUIGI LAGUARAGNELLA - La pazza Inter si materializza sempre nelle prime gare dell'anno. Come accaduto in passato, anche nel lunch mactch dell'Epifania i nerazzurri vincono in extremis con episodi rocamboleschi. Quest'anno però si aggiudicano il titolo di campioni d'inverno.
Eppure a San Siro contro l'Hellas non si era messa male dato che nei primi minuti di gioco Lautaro aveva portato in vantaggio i suoi. Gli scaligeri, per la verità, non hanno mai subito la forza degli avversari. Anzi la squadra di Baroni in risultato di parità poteva passare in vantaggio con Suslov e comunque applica un calcio offensivo con Ngonge, Mboula e Djurcic. I padroni di casa spingono con Dumfries supportato dal rientrante Pavard, inoltre Thuram gioca molti palloni ma senza efficacia. Dopo il vantaggio Bastoni potrebbe raddoppiare.
Il match prende tutt'altra piega nel secondo tempo. Mentre ci si aspetta il raddoppio dell'Inter i gialloblu pareggiano grazie a Duda, ma Baroni azzecca i cambi inserendo Henry e Lazovic. Inzaghi inserisce Arnautovic che sfiora più volte il gol del vantaggio, si affida a Sanchez, Dimarco e Frattesi. Proprio quest' ultimo regala l'urlo di gioia al Meazza al novantacinquesimo ribattendo in rete un'azione insistita iniziata con un tiro stampato sulla traversa. La partita sembra vinta, invece il Verona al centesimo potrebbe tornare a far gelare lo stadio. Dal penalty però Henry calcia sul palo. L'Inter addirittura potrebbe firmare il tris in due occasioni durante l'arrembaggio degli avversari, ma l'andrenalina è sufficiente per godersi i tre punti guadagnati.