BARI - “Il Comune di Bari deve consentire a molti utenti rimasti esclusi dall’esenzione per il 2023 della TARI di accedere al beneficio, pur avendone il diritto, e che ora rischiano di restare esclusi per effetto della modifica del nuovo regolamento della tassa". Lo dichiara il consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, Michele Picaro.
“Sollecito l’Amministrazione comunale - prosegue Picaro - a trovare una soluzione che non discrimini una fetta della popolazione che versa in condizioni di disagio. L’anno scorso dando prova di grande lealtà politica quando è in gioco l’interesse della città, il Consiglio comunale, all’unanimità, votò una modifica al regolamento Tari, su un ordine del giorno proposto da un consigliere di maggioranza, che consentiva agli utenti beneficiari del regime di esenzione per il 2022 di usufruire anche per il 2023 di tale possibilità con un meccanismo quasi automatico. Tuttavia, i meccanismi di esenzione sono legati all’Isee che, come è noto, può subire modifiche nel corso dell'anno. Purtroppo, gli altri cittadini in possesso dei requisiti per ottenere l’esenzione per l’anno 2023, e non interessati dall’automatismo, sono stati impossibilitati a inviare la richiesta all’amministrazione in quanto i Caf, unici soggetti abilitati a inviare le domande, erano stati autorizzati alla trasmissione delle richieste di esenzione solo per l’anno 2022 senza ricevere dalla Ripartizione Tributi alcuna comunicazione in tal senso per l’anno 2023.
“Il problema sta sorgendo in questi giorni per quegli gli utenti che, per effetto dell’Isee hanno maturato il diritto di esenzione per l’anno 2023, non potranno inviare alcuna richiesta di accesso al beneficio per due ragioni: primo, perché il nuovo regolamento prevede che le istanze andavano presentate entro il 30 giugno 2023, cioè l'anno di imposta, e così sarà d'ora in avanti; secondo, perché la Ripartizione Tributi non ha messo i Caf in condizione di trasmettere le istanze per il 2023 (sottoscrivendo apposita convenzione per quell’anno) poiché il sistema informatico consentiva di inserire una istanza relativa a una sola annualità, cioè quella del 2022.
“Invito pertanto l’Amministrazione e gli uffici a trovare una soluzione con urgenza per colmare questo vuoto che rischia di impedire a numerose famiglie di accedere al beneficio dell’esenzione Tari per il 2023, garantendo così una condizione di equità tra i contribuenti anche per le successive annualità di imposta, anche quella per l'anno 2024. Ancora una volta questa amministrazione si dimostra superficiale e incompetente su temi che riguardano le categorie fragili della città di Bari” conclude Picaro.
“Sollecito l’Amministrazione comunale - prosegue Picaro - a trovare una soluzione che non discrimini una fetta della popolazione che versa in condizioni di disagio. L’anno scorso dando prova di grande lealtà politica quando è in gioco l’interesse della città, il Consiglio comunale, all’unanimità, votò una modifica al regolamento Tari, su un ordine del giorno proposto da un consigliere di maggioranza, che consentiva agli utenti beneficiari del regime di esenzione per il 2022 di usufruire anche per il 2023 di tale possibilità con un meccanismo quasi automatico. Tuttavia, i meccanismi di esenzione sono legati all’Isee che, come è noto, può subire modifiche nel corso dell'anno. Purtroppo, gli altri cittadini in possesso dei requisiti per ottenere l’esenzione per l’anno 2023, e non interessati dall’automatismo, sono stati impossibilitati a inviare la richiesta all’amministrazione in quanto i Caf, unici soggetti abilitati a inviare le domande, erano stati autorizzati alla trasmissione delle richieste di esenzione solo per l’anno 2022 senza ricevere dalla Ripartizione Tributi alcuna comunicazione in tal senso per l’anno 2023.
“Il problema sta sorgendo in questi giorni per quegli gli utenti che, per effetto dell’Isee hanno maturato il diritto di esenzione per l’anno 2023, non potranno inviare alcuna richiesta di accesso al beneficio per due ragioni: primo, perché il nuovo regolamento prevede che le istanze andavano presentate entro il 30 giugno 2023, cioè l'anno di imposta, e così sarà d'ora in avanti; secondo, perché la Ripartizione Tributi non ha messo i Caf in condizione di trasmettere le istanze per il 2023 (sottoscrivendo apposita convenzione per quell’anno) poiché il sistema informatico consentiva di inserire una istanza relativa a una sola annualità, cioè quella del 2022.
“Invito pertanto l’Amministrazione e gli uffici a trovare una soluzione con urgenza per colmare questo vuoto che rischia di impedire a numerose famiglie di accedere al beneficio dell’esenzione Tari per il 2023, garantendo così una condizione di equità tra i contribuenti anche per le successive annualità di imposta, anche quella per l'anno 2024. Ancora una volta questa amministrazione si dimostra superficiale e incompetente su temi che riguardano le categorie fragili della città di Bari” conclude Picaro.