ROMA - Francesco Rizzo e Sasha Colautti dell'Esecutivo Nazionale USB hanno partecipato al tavolo presso Palazzo Chigi in cui è stata confermata l'amministrazione straordinaria per Acciaierie D’Italia/Ex-Ilva. USB ha preso atto di questa decisione e ha ribadito l'importanza della continuità produttiva e della tutela dei lavoratori, sia diretti che dell'indotto.
Durante l'incontro, che ha visto la presenza dei ministri Urso, Giorgetti, Calderone e Fitto, sono stati delineati i contorni della procedura e del decreto recentemente varato, ritenuto parte integrante del percorso finalizzato alla continuità produttiva e alla salvaguardia occupazionale.
USB ha evidenziato la necessità di tradurre in azioni concrete le dichiarazioni fatte, con particolare attenzione alla liquidità destinata all'amministrazione straordinaria, che potrebbe risultare insufficiente. Inoltre, è stato sollevato il problema delle aziende dell'indotto a rischio di esclusione dagli ammortizzatori sociali, con un appello a un intervento straordinario per evitarne pesanti conseguenze per i lavoratori.
L'organizzazione sindacale ha posto come pregiudiziale la massima garanzia dei lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria. Riguardo al futuro socio privato, USB ha espresso la volontà di vedere un controllo di stato sull'azienda, vincolando chiaramente eventuali soci privati di minoranza al piano industriale e ambientale.
USB ha sottolineato l'importanza di coinvolgere gli enti locali attraverso un accordo di programma, ritenuto l'unico strumento in grado di conferire responsabilità e protagonismo, cercando di evitare che i territori coinvolti paghino ulteriori costi in termini di occupazione, salute e ambiente. La strada delineata è quella dell'accordo di programma, che, come già sperimentato in altre realtà siderurgiche, può essere la chiave per una soluzione equilibrata.
Durante l'incontro, che ha visto la presenza dei ministri Urso, Giorgetti, Calderone e Fitto, sono stati delineati i contorni della procedura e del decreto recentemente varato, ritenuto parte integrante del percorso finalizzato alla continuità produttiva e alla salvaguardia occupazionale.
USB ha evidenziato la necessità di tradurre in azioni concrete le dichiarazioni fatte, con particolare attenzione alla liquidità destinata all'amministrazione straordinaria, che potrebbe risultare insufficiente. Inoltre, è stato sollevato il problema delle aziende dell'indotto a rischio di esclusione dagli ammortizzatori sociali, con un appello a un intervento straordinario per evitarne pesanti conseguenze per i lavoratori.
L'organizzazione sindacale ha posto come pregiudiziale la massima garanzia dei lavoratori di Ilva in amministrazione straordinaria. Riguardo al futuro socio privato, USB ha espresso la volontà di vedere un controllo di stato sull'azienda, vincolando chiaramente eventuali soci privati di minoranza al piano industriale e ambientale.
USB ha sottolineato l'importanza di coinvolgere gli enti locali attraverso un accordo di programma, ritenuto l'unico strumento in grado di conferire responsabilità e protagonismo, cercando di evitare che i territori coinvolti paghino ulteriori costi in termini di occupazione, salute e ambiente. La strada delineata è quella dell'accordo di programma, che, come già sperimentato in altre realtà siderurgiche, può essere la chiave per una soluzione equilibrata.