NICOLA RICCHITELLI - Il Teatro Fantàsia, in occasione della chiusura rassegna, incominciata a fine 2023, “Inizio a
Teatro”, presenta lo spettacolo “La mia vita nell’arte – storia di un uomo qualunque” di e con
Alessandro Piazzolla, direttore artistico del Teatro Fantàsia. L’appuntamento, in scena il 14
gennaio alle ore 18:30, corona il grande successo delle precedenti serate in cartellone, che
hanno visto il pubblico assistere ai generi teatrali più disparati, dal monologo alla danza e alla
musica.
Lo spettacolo porta sul palcoscenico un uomo qualunque, ma anche un misantropo, costretto dalle circostanze a trasformarsi, a farsi altro da sé, a sostentarsi grazie a quella stessa umanità di cui tanto si fa beffe, che tanto disprezza. È un uomo che si sente soffocare, che vede la propria creatività, il suo dichiarato “genio” schiacciato da una società gretta, da un mondo incapace di apprezzarlo, lui che si rifà ad artisti, poeti, scrittori, fotografi, che, come tutti i grandi geni, non li imita, ma li deruba. L’unico modo che ha per mostrarsi al mondo per quello che è, infatti, è la sua arte, trascinato dall’istinto, dall’ispirazione, dalla musa, vuole essere libero, libero di essere sé stesso, ma allo stesso tempo non può fare a meno dell’approvazione, degli applausi, delle belle parole di quel pubblico che, come ogni bohémienne che si rispetti, tanto dice di disprezzare. Sul palco solo un uomo, una sedia ed una storia di rivalsa, ma anche di autodistruzione, in cui lo spettatore è chiamato a sospendere il suo giudizio, a chiedersi se a volte, forse, puntare il dito contro qualcuno o qualcosa non sia poi così semplice.
“Sono più di dieci anni che porto avanti questo spettacolo ed ogni volta per me è un’esperienza nuova, quasi estatica. Il mio personaggio cresce con me, mutevole, strabordante, rumoroso, ma allo stesso tempo fragile, solo, ferito. Questo spettacolo per me è un manifesto, il mio personalissimo credo, il mio Personal Jesus, per citare i Depeche Mode. Credo sia importante per noi, come teatro indipendente, portare novità, lanciare un guanto di sfida al teatro più consueto, perché alla fine noi, il nostro teatro, come il personaggio del testo, siamo una provocazione, siamo la dimostrazione che c’è ancora qualcuno che, nel bene o nel male, ha il coraggio di osare.” Con queste parole Alessandro Piazzolla. “Voglio sempre ricordare che a chiunque abbia un’idea, voglia fare qualcosa di nuovo, di diverso, che sia un singolo artista o un’associazione, che il nostro teatro è sempre aperto, il nostro spazio sempre a disposizione.”
Con questo spettacolo si chiude il mini-cartello di chiusura ed inizio dell’anno: “Inizio a teatro”, a mostrare quella che è solo la prima parte di quello che il Teatro sta preparando, infatti, riparte da febbraio la terza edizione della rassegne Nuvole Sparse, e a seguire una rassegna per l’infanzia.
Per tutte le informazioni contattare il 340 3310937 o chiedere direttamente in sede in Via Imbriani 144, Barletta.
Lo spettacolo porta sul palcoscenico un uomo qualunque, ma anche un misantropo, costretto dalle circostanze a trasformarsi, a farsi altro da sé, a sostentarsi grazie a quella stessa umanità di cui tanto si fa beffe, che tanto disprezza. È un uomo che si sente soffocare, che vede la propria creatività, il suo dichiarato “genio” schiacciato da una società gretta, da un mondo incapace di apprezzarlo, lui che si rifà ad artisti, poeti, scrittori, fotografi, che, come tutti i grandi geni, non li imita, ma li deruba. L’unico modo che ha per mostrarsi al mondo per quello che è, infatti, è la sua arte, trascinato dall’istinto, dall’ispirazione, dalla musa, vuole essere libero, libero di essere sé stesso, ma allo stesso tempo non può fare a meno dell’approvazione, degli applausi, delle belle parole di quel pubblico che, come ogni bohémienne che si rispetti, tanto dice di disprezzare. Sul palco solo un uomo, una sedia ed una storia di rivalsa, ma anche di autodistruzione, in cui lo spettatore è chiamato a sospendere il suo giudizio, a chiedersi se a volte, forse, puntare il dito contro qualcuno o qualcosa non sia poi così semplice.
“Sono più di dieci anni che porto avanti questo spettacolo ed ogni volta per me è un’esperienza nuova, quasi estatica. Il mio personaggio cresce con me, mutevole, strabordante, rumoroso, ma allo stesso tempo fragile, solo, ferito. Questo spettacolo per me è un manifesto, il mio personalissimo credo, il mio Personal Jesus, per citare i Depeche Mode. Credo sia importante per noi, come teatro indipendente, portare novità, lanciare un guanto di sfida al teatro più consueto, perché alla fine noi, il nostro teatro, come il personaggio del testo, siamo una provocazione, siamo la dimostrazione che c’è ancora qualcuno che, nel bene o nel male, ha il coraggio di osare.” Con queste parole Alessandro Piazzolla. “Voglio sempre ricordare che a chiunque abbia un’idea, voglia fare qualcosa di nuovo, di diverso, che sia un singolo artista o un’associazione, che il nostro teatro è sempre aperto, il nostro spazio sempre a disposizione.”
Con questo spettacolo si chiude il mini-cartello di chiusura ed inizio dell’anno: “Inizio a teatro”, a mostrare quella che è solo la prima parte di quello che il Teatro sta preparando, infatti, riparte da febbraio la terza edizione della rassegne Nuvole Sparse, e a seguire una rassegna per l’infanzia.
Per tutte le informazioni contattare il 340 3310937 o chiedere direttamente in sede in Via Imbriani 144, Barletta.