Trani, soldi da pazienti per saltare liste d'attesa. Il primario: 'Dispiaciuto'

TRANI - Francesco Nemore, dirigente medico primario radiologo, è stato posto ai domiciliari insieme a un'infermiera della struttura ospedaliera PTA di Trani. L'accusa è di concussione, peculato e truffa, nel quadro di un'indagine che ha svelato un presunto scandalo sanitario.

Secondo le accuse della Procura di Trani, i due professionisti avrebbero intascato fino a 150 euro per garantire a pazienti favoriti il salto delle liste di attesa. L'indagine, avviata nel marzo 2023, si è avvalsa di intercettazioni ambientali e telefoniche, oltre che a servizi di osservazione da parte del Commissariato di Trani.

Le informazioni raccolte suggeriscono che il dirigente medico e l'infermiera si incontravano nell'ufficio del primario radiologo con pazienti in condizioni gravi, che necessitavano di esami e cure tempestive. In cambio di pagamenti, avrebbero manipolato le liste di attesa, fornendo trattamenti preferenziali a chi poteva permettersi il "privilegio".

Il legale di Nemore, Antonio Florio, ha dichiarato che il suo assistito è "dispiaciuto e prostrato" per gli eventi accaduti, aggiungendo che Nemore cercherà di spiegare tutto e presentare la sua versione dei fatti durante l'interrogatorio di garanzia.

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