ISOLE TREMITI - Giungono a termine le azioni del progetto Life Diomedee – a sostegno della salvaguardia di specie e habitat e per l’eradicazione delle specie aliene – centrando tutti gli obiettivi e superando in maniera positiva tutti i livelli di controllo della Commissione Europea.
Dopo gli ottimi risultati sull’ailanto è stata certificata anche l’eradicazione del ratto nero nelle Isole Tremiti, una specie pericolosa e onnivora che minacciava in particolar modo la sopravvivenza di due specie di uccelli marini a rischio estinzione, ovvero la berta maggiore e la berta minore, anche conosciute come “Diomedee” e simbolo delle Tremiti. Secondo la leggenda infatti le Tremiti furono create dall’eroe greco Diomede e dopo la sua morte i suoi compagni furono trasformati da Venere in uccelli, le Diomedee, affinché facessero la guardia al sepolcro del loro re. Le Diomedee sono in realtà due specie di uccelli marini, ovvero la berta maggiore e la berta minore, che possono vivere fino a 50 anni e formano coppie stabili trascorrendo tutta la vita in mare aperto e tornando sulle isole soltanto per riprodursi deponendo un solo uovo l’anno. Entrambe le specie sono in diminuzione e la berta minore è elencata fra le specie a rischio di estinzione.
“Alle Tremiti il ratto nero minacciando la sopravvivenza delle diomedee ha rappresentato un elemento di forte squilibrio per il mantenimento degli ecosistemi oltre ad aver creato grossi problemi alla popolazione residente e ai turisti. Soprattutto a San Nicola, e nella disabitata Capraia, la quantità dei ratti presenti era abnorme e numerosissime erano le segnalazioni del loro avvistamento oltre che dei disagi e danni da essi provocati”, spiega il Presidente Pasquale Pazienza.
L’eradicazione è iniziata a gennaio 2022. La squadra del progetto ha lavorato costantemente installando oltre 2000 erogatori, alcuni perfino sulle chiome degli alberi, contenenti esca rodenticida sulle Isole di San Domino, Cretaccio, San Nicola e Capraia. Tutti gli erogatori sono stati controllati ogni due settimane ininterrottamente fino a maggio, poi i controlli sono continuati a cadenza mensile fino a settembre 2023.
“E’ stata molto importante la collaborazione della Comunità locale che ringrazio perché si è resa parte attiva dell’implementazione di questo progetto segnalando sempre e tempestivamente gli avvistamenti dei ratti e ogni segno della loro presenza. Ora, la sfida più grande è quella di evitare che i ratti tornino sulle isole dalla terraferma. Si tratta di animali che si nascondono tra i carichi delle navi ed è per questo motivo che il progetto ha attivato misure di biosicurezza sulle navi, nei porti e in punti critici dell’isola. La vera differenza non può che farla la Comunità, riconoscendosi guardiana del proprio territorio e del suo patrimonio naturalistico, adottando alcuni semplici comportamenti responsabili e segnalando immediatamente eventuali avvistamenti di ratti. Solo così sarà possibile garantire la qualità ambientale del territorio e la sopravvivenza delle “Diomedee”, per noi importante simbolo delle Isole Tremiti e della sua area marina protetta”, ha dichiarato il Presidente Pazienza.
Tutti gli interventi del progetto Life Diomedee finanziato dal programma LIFE Natura dell’Unione Europea, sono stati resi possibili grazie al lavoro dell’Ente parco nazionale del Gargano che, attraverso la strutturazione di una elaborata proposta progettuale, si è aggiudicato un bando europeo per un budget complessivo di 1 milione e 400mila euro.
Dopo gli ottimi risultati sull’ailanto è stata certificata anche l’eradicazione del ratto nero nelle Isole Tremiti, una specie pericolosa e onnivora che minacciava in particolar modo la sopravvivenza di due specie di uccelli marini a rischio estinzione, ovvero la berta maggiore e la berta minore, anche conosciute come “Diomedee” e simbolo delle Tremiti. Secondo la leggenda infatti le Tremiti furono create dall’eroe greco Diomede e dopo la sua morte i suoi compagni furono trasformati da Venere in uccelli, le Diomedee, affinché facessero la guardia al sepolcro del loro re. Le Diomedee sono in realtà due specie di uccelli marini, ovvero la berta maggiore e la berta minore, che possono vivere fino a 50 anni e formano coppie stabili trascorrendo tutta la vita in mare aperto e tornando sulle isole soltanto per riprodursi deponendo un solo uovo l’anno. Entrambe le specie sono in diminuzione e la berta minore è elencata fra le specie a rischio di estinzione.
“Alle Tremiti il ratto nero minacciando la sopravvivenza delle diomedee ha rappresentato un elemento di forte squilibrio per il mantenimento degli ecosistemi oltre ad aver creato grossi problemi alla popolazione residente e ai turisti. Soprattutto a San Nicola, e nella disabitata Capraia, la quantità dei ratti presenti era abnorme e numerosissime erano le segnalazioni del loro avvistamento oltre che dei disagi e danni da essi provocati”, spiega il Presidente Pasquale Pazienza.
L’eradicazione è iniziata a gennaio 2022. La squadra del progetto ha lavorato costantemente installando oltre 2000 erogatori, alcuni perfino sulle chiome degli alberi, contenenti esca rodenticida sulle Isole di San Domino, Cretaccio, San Nicola e Capraia. Tutti gli erogatori sono stati controllati ogni due settimane ininterrottamente fino a maggio, poi i controlli sono continuati a cadenza mensile fino a settembre 2023.
“E’ stata molto importante la collaborazione della Comunità locale che ringrazio perché si è resa parte attiva dell’implementazione di questo progetto segnalando sempre e tempestivamente gli avvistamenti dei ratti e ogni segno della loro presenza. Ora, la sfida più grande è quella di evitare che i ratti tornino sulle isole dalla terraferma. Si tratta di animali che si nascondono tra i carichi delle navi ed è per questo motivo che il progetto ha attivato misure di biosicurezza sulle navi, nei porti e in punti critici dell’isola. La vera differenza non può che farla la Comunità, riconoscendosi guardiana del proprio territorio e del suo patrimonio naturalistico, adottando alcuni semplici comportamenti responsabili e segnalando immediatamente eventuali avvistamenti di ratti. Solo così sarà possibile garantire la qualità ambientale del territorio e la sopravvivenza delle “Diomedee”, per noi importante simbolo delle Isole Tremiti e della sua area marina protetta”, ha dichiarato il Presidente Pazienza.
Tutti gli interventi del progetto Life Diomedee finanziato dal programma LIFE Natura dell’Unione Europea, sono stati resi possibili grazie al lavoro dell’Ente parco nazionale del Gargano che, attraverso la strutturazione di una elaborata proposta progettuale, si è aggiudicato un bando europeo per un budget complessivo di 1 milione e 400mila euro.