BARI - E' il 47enne israeliano Petr Skandera l'uomo ritrovato senza vita dagli studenti del Fermi nell'adiacente giardino della Mater Dei. L'uomo era noto all'assessorato al Welfare ed era stato segnalato più volte al Servizio Emergenze Residenziali Domiciliari (Serd). Il Comune ha fornito ulteriori dettagli sulla situazione, indicando che il 47enne era stato soccorso dal 118 in piazza Umberto il 17 gennaio, su richiesta degli operatori del Pronto Intervento Sociale (Pis).
Gli operatori del Pis avevano convinto Skandera a farsi trasportare al pronto soccorso, che al momento era quello della Mater Dei, a causa di dolori e malessere fisico evidente. Tuttavia, il Comune ha comunicato che, quella stessa sera, l'uomo era stato dimesso e si era allontanato da solo dall'ospedale.
L'uomo, privo di una dimora fissa e spesso avvistato nei giardini di Piazza Umberto e su Via Crisanzio, era stato nuovamente trasportato al pronto soccorso. In questo secondo intervento, avrebbe rifiutato le cure e, di conseguenza, sarebbe stato di nuovo dimesso. Nonostante ciò, Skandera si sarebbe rifiutato di allontanarsi dall'ospedale.
Di fronte a questa situazione, il Pis aveva indirizzato le forze dell'ordine a contattare nuovamente il servizio 118 per completare l'iter sanitario, valutare le sue condizioni di salute e considerare un possibile inserimento in una struttura idonea.
Gli operatori del Pis avevano convinto Skandera a farsi trasportare al pronto soccorso, che al momento era quello della Mater Dei, a causa di dolori e malessere fisico evidente. Tuttavia, il Comune ha comunicato che, quella stessa sera, l'uomo era stato dimesso e si era allontanato da solo dall'ospedale.
L'uomo, privo di una dimora fissa e spesso avvistato nei giardini di Piazza Umberto e su Via Crisanzio, era stato nuovamente trasportato al pronto soccorso. In questo secondo intervento, avrebbe rifiutato le cure e, di conseguenza, sarebbe stato di nuovo dimesso. Nonostante ciò, Skandera si sarebbe rifiutato di allontanarsi dall'ospedale.
Di fronte a questa situazione, il Pis aveva indirizzato le forze dell'ordine a contattare nuovamente il servizio 118 per completare l'iter sanitario, valutare le sue condizioni di salute e considerare un possibile inserimento in una struttura idonea.