BARI - Ritracciare la storia attraverso le immagini ritrovate delle “Actualités Sénégalaises”, i cinegiornali post-indipendenza. È questo lo scopo della ricerca che ha visto la collaborazione anche della Fondazione Gramsci di Puglia, che continua il suo lavoro di recupero di importanti patrimoni culturali. Il progetto di salvaguardia e restauro degli archivi audiovisivi della Direzione del cinema del Senegal verrà presentato venerdì 16 febbraio a Bari, presso l'Officina degli Esordi, e sabato 17 febbraio nella Biblioteca comunale di Polignano a Mare. Agli incontri - in programma dalle ore 18.30 - parteciperà anche il Console Onorario del Senegal a Bari Massimo Navach.
Il lavoro a firma di Tiziana Manfredi e Marco Lena dell’Associazione Atelier MamiWata è partito nel novembre del 2019 e prosegue ancora oggi. In questi 4 intensi anni, i due ricercatori hanno scavato nell’immenso archivio recuperato dal vecchio ministero dell’informazione senegalese e recuperato centinaia di pellicole delle Actualités Sénégalaises, ossia i primi cinegiornali dell’Africa occidentale, e una stima di oltre 150.000 negativi fotografici che costituiscono l’archeologia visuale del Senegal dall’epoca coloniale a quella digitale (1953-2000).
Tante le opere di valorizzazione dell’archivio in questi anni, tra cui la collaborazione con la Cineteca di Bologna, The Film Foundation per il restauro di 4 film delle Actualités, recentemente presentati a Bologna e a Dakar, e la Cineteca di Tolouse per la digitalizzazione di alcune bobine. E poi la sinergia con il Musée du Quai Branly-Jaques Chirac, in una rete di ricerca sul Primo Festival Mondiale delle Arti Negre del 1966, a Dakar. I recenti ritrovamenti sul festival hanno permesso anche la creazione di una rassegna cinematografica, “C’era una volta il 66”, grazie al sostegno dell’Istituto Italiano a Dakar, che mette in rilievo il rapporto tra Italia e Senegal, e sarà introdotta proprio durante i due appuntamenti pugliesi, insieme con la presentazione di tutta la documentazione del lavoro di ricerca del progetto globale.
Le immagini delle Actualités Sénégalaises hanno tanto da raccontarci ancora oggi. Rappresentano infatti le prime testimonianze vive dell’autorappresentazione africana post-coloniale, visto che, tra le tante leggi razziali in vigore durante il colonialismo, la legge Pierre Lavall del 1934 vietava agli africani delle colonie francesi di rappresentarsi, di filmarsi o di fotografarsi. Al di là dell’immenso valore storico, dunque, servono a ricordarci l’importanza della narrazione e dell’autorappresentazione, in un’epoca in cui queste comunità ancora faticano a far sentire la propria voce.
L’intero progetto di salvaguardia è realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura Senegalese, e presentato a questi due eventi pugliesi in collaborazione, oltre che della Fondazione Gramsci di Puglia, di Arci Puglia e del Dams - Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo di Bari.
Continua così la missione estera della Fondazione Gramsci di Puglia, che nel 2023 ha contribuito al recupero di un altro patrimonio nazionale importante, quello dell’Archivio centrale di stato dell’Albania.