Autismo, Perrini: 'La Regione sostenga le spese del metodo ABA'

BARI - “C’è un metodo, si chiama ABA (Applied Behaviour Analysis), che si è rivelato, oramai da anni, una terapia efficace per la cura di gravi patologie infantili, tra cui l’autismo. Dal 2008 la Regione Puglia concede dei contributi alle famiglie per aiutarle a sostenere le spese". Così in una nota il consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Renato Perrini.

"In questi anni - prosegue - come consigliere regionale ho più volte segnalato e sollecitato affinché si risolvesse la precaria situazione che si registra nel Centro Territoriale per l’Autismo (CAT) dell’ospedale di Mottola, dove i tempi di attesa sono particolarmente lunghi, a volte anche oltre sei mesi. La struttura è carente di personale idoneo e i moduli pre-scolari previsti non sono stati mai attuati lasciando le famiglie sole ad affrontare i problemi sanitari, ma anche di scolarizzazione e sociali. Ad oggi, addirittura, risulta impossibile effettuare domanda completa di richiesta preventiva di contributo per il metodo ABA, ed altre terapie scientificamente provate in quanto la documentazione richiesta dalla Deliberazione della Giunta Regionale (n. 1086 del 31 luglio 2023) risulta poco chiara, e ha ulteriormente complicato l'iter burocratico della documentazione da produrre. Tale misura consiste nella concessione di un contributo alle spese sanitarie sostenute dai cittadini con disturbi dello spettro autistico, residenti in Puglia, che si avvalgono del metodo ABA, di terapie logopediche o di altri metodi sostenuti da evidenza scientifica, quale trattamento riabilitativo presso centri specializzati e accreditati. Il metodo ABA non guarisce dalla patologia autistica, ma, attraverso l’uso dei principi scientifici dell'analisi comportamentale applicata, determina la correzione di comportamenti problematici e la riabilitazione educativa e sociale del bambino. Un paziente autistico trattato col metodo ABA necessità di continuità terapeutica e dal momento che il trattamento viene interrotto può determinare una seria compromissione del diritto alla salute, costituzionalmente sancito. Considerato che giungono diverse segnalazioni al sottoscritto, dalle famiglie dei ragazzi autistici di ogni età, che segnalano difficoltà a reperire la documentazione idonea e allo stesso tempo i centri specializzati riferiscono di non avere ancora chiarezza su come impostare quanto richiesto dalla DGR n.1086. Nelle prossime ore attiverò ulteriori iniziative di sollecito all’assessore alla sanità, Rocco Palese, e all’assessore al welfare, Rosa Barone, inoltre, chiederò che venga discussa nel prossimo Consiglio regionale la mozione "interventi spettro autistico" a firma del sottoscritto al fine di sopperire a una clamorosa inadeguatezza, generatrice di insostenibili attese e di extra costi a carico delle famiglie” conclude.

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