Bari, conclusi i lavori di riqualificazione e allestimento del Museo della radio e dei fari costieri: oggi a San Cataldo la consegna degli spazi all’assessorato alle Culture
BARI - Questa mattina gli assessori alle Culture, Ines Pierucci, e ai Lavori pubblici, Nicola Mele, si sono recati al faro di San Cataldo in occasione della conclusione dei lavori di riqualificazione e allestimento della struttura che a breve ospiterà il Museo della radio e dei fari costieri.
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, rientra nel progetto “CoHeN - Coastal Heritage Network” finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano.
I lavori hanno consentito da un lato di conservare i caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro di ripristinare quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultavano alterati.
Gli spazi museali sono stati allestiti con pannelli informativi, supporti multimediali, arredi (sedie, scrivanie, schermi, tavolo per riunioni) e con alcuni dei pezzi che saranno esposti al pubblico, provenienti dal Museo della radio di Verona, di proprietà della famiglia Chiantera.
All’interno degli spazi riqualificati i visitatori avranno, quindi, la possibilità di conoscere la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, e dunque la figura di Guglielmo Marconi, che effettuò il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro il 3 agosto 1904 dal faro di San Cataldo, come pure la storia dei fari e delle torri costiere della Puglia.
“Come assessorato siamo pronti per procedere con l’accordo di valorizzazione attraverso un partenariato speciale pubblico-privato affinché questo museo possa essere gestito a livello associativo - ha commentato Ines Pierucci -. Il faro di San Cataldo è uno spazio di grande suggestione e il pubblico del museo avrà anche la possibilità di visitarlo grazie alla collaborazione della Marina militare e degli esperti tecnici che già organizzano delle visite guidate. Questo contenitore, restituito alla fruizione pubblica, si trova al centro dell’area che a breve sarà interessata dai lavori per la riqualificazione e pedonalizzazione del lungomare ovest con un sistema di spazi pubblici attrezzati a verde che renderanno San Cataldo attrattivo non solo per i residenti ma anche per tutti i turisti. Un risultato reso possibile dall’impegno dell’assessore Galasso che ha seguito da vicino tutte le fasi della progettazione e realizzazione degli interventi”.
“Oggi, completati i lavori di riqualificazione dei locali adibiti a sale museali, passiamo idealmente il testimone alla ripartizione Cultura che potrà così avviare il progetto di valorizzazione del Museo della radio e dei fari costieri - ha dichiarato Nicola Mele -. Si tratta di un momento importante che segna la conclusione di un altro step verso il traguardo finale, cioè quello della piena fruizione del bene da parte dei cittadini. Il faro e il relativo museo, inoltre, saranno elementi centali e attrattivi del più ampio progetto di riqualificazione del waterfront di San Cataldo”.
L’intervento di restauro e rifunzionalizzazione di una parte del faro, dell’importo complessivo di 510.000 euro, rientra nel progetto “CoHeN - Coastal Heritage Network” finanziato nell’ambito della 4^ targeted call per progetti strategici del Programma Interreg V/A Grecia-Italia 2014-2020, di cui la Regione Puglia è unico partner italiano.
I lavori hanno consentito da un lato di conservare i caratteri materici e tipologici di un bene culturale vincolato qual è il faro, dall’altro di ripristinare quegli aspetti distributivi originari, rilevati dallo studio della documentazione storica che, a causa di interventi manutentivi successivi, risultavano alterati.
Gli spazi museali sono stati allestiti con pannelli informativi, supporti multimediali, arredi (sedie, scrivanie, schermi, tavolo per riunioni) e con alcuni dei pezzi che saranno esposti al pubblico, provenienti dal Museo della radio di Verona, di proprietà della famiglia Chiantera.
All’interno degli spazi riqualificati i visitatori avranno, quindi, la possibilità di conoscere la storia della radio e delle prime trasmissioni radio, e dunque la figura di Guglielmo Marconi, che effettuò il primo collegamento radiotelegrafico via etere con il Montenegro il 3 agosto 1904 dal faro di San Cataldo, come pure la storia dei fari e delle torri costiere della Puglia.
“Come assessorato siamo pronti per procedere con l’accordo di valorizzazione attraverso un partenariato speciale pubblico-privato affinché questo museo possa essere gestito a livello associativo - ha commentato Ines Pierucci -. Il faro di San Cataldo è uno spazio di grande suggestione e il pubblico del museo avrà anche la possibilità di visitarlo grazie alla collaborazione della Marina militare e degli esperti tecnici che già organizzano delle visite guidate. Questo contenitore, restituito alla fruizione pubblica, si trova al centro dell’area che a breve sarà interessata dai lavori per la riqualificazione e pedonalizzazione del lungomare ovest con un sistema di spazi pubblici attrezzati a verde che renderanno San Cataldo attrattivo non solo per i residenti ma anche per tutti i turisti. Un risultato reso possibile dall’impegno dell’assessore Galasso che ha seguito da vicino tutte le fasi della progettazione e realizzazione degli interventi”.
“Oggi, completati i lavori di riqualificazione dei locali adibiti a sale museali, passiamo idealmente il testimone alla ripartizione Cultura che potrà così avviare il progetto di valorizzazione del Museo della radio e dei fari costieri - ha dichiarato Nicola Mele -. Si tratta di un momento importante che segna la conclusione di un altro step verso il traguardo finale, cioè quello della piena fruizione del bene da parte dei cittadini. Il faro e il relativo museo, inoltre, saranno elementi centali e attrattivi del più ampio progetto di riqualificazione del waterfront di San Cataldo”.