BARI - Il Tribunale Amministrativo Regionale (Tar) ha recentemente depositato due sentenze che hanno scatenato il caos nei concorsi per l'assunzione di centinaia di unità nelle categorie C e D nella Regione Puglia. Le decisioni delle sentenze mettono in discussione i principi fondamentali dei concorsi stessi.
Secondo quanto riportato nei documenti depositati dal Tar, "il diploma di laurea di vecchio ordinamento e la laurea magistrale costituiscono un titolo di studio superiore rispetto alla laurea triennale. Pertanto il titolo di studio superiore deve essere valutato come titolo aggiuntivo". Tuttavia, le commissioni incaricate dei concorsi hanno valutato diversamente la situazione, considerando la laurea conseguita con il vecchio ordinamento senza attribuire alcun punteggio aggiuntivo. Inoltre, coloro che hanno partecipato al concorso con la laurea triennale hanno avuto la possibilità di utilizzare la laurea magistrale come titolo aggiuntivo, ottenendo così punteggi superiori rispetto a coloro che hanno presentato solo la laurea magistrale.
Di conseguenza, diversi candidati hanno presentato ricorso e il Tribunale ha iniziato ad accoglierne alcuni, ma si prevede l'arrivo di ulteriori ricorsi. Resta ora da capire se e come le graduatorie dei concorsi cambieranno in seguito a queste decisioni giuridiche, che hanno generato una situazione di incertezza e confusione tra i partecipanti ai concorsi e all'interno della Regione Puglia.
Secondo quanto riportato nei documenti depositati dal Tar, "il diploma di laurea di vecchio ordinamento e la laurea magistrale costituiscono un titolo di studio superiore rispetto alla laurea triennale. Pertanto il titolo di studio superiore deve essere valutato come titolo aggiuntivo". Tuttavia, le commissioni incaricate dei concorsi hanno valutato diversamente la situazione, considerando la laurea conseguita con il vecchio ordinamento senza attribuire alcun punteggio aggiuntivo. Inoltre, coloro che hanno partecipato al concorso con la laurea triennale hanno avuto la possibilità di utilizzare la laurea magistrale come titolo aggiuntivo, ottenendo così punteggi superiori rispetto a coloro che hanno presentato solo la laurea magistrale.
Di conseguenza, diversi candidati hanno presentato ricorso e il Tribunale ha iniziato ad accoglierne alcuni, ma si prevede l'arrivo di ulteriori ricorsi. Resta ora da capire se e come le graduatorie dei concorsi cambieranno in seguito a queste decisioni giuridiche, che hanno generato una situazione di incertezza e confusione tra i partecipanti ai concorsi e all'interno della Regione Puglia.
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