BARI - È stato presentato questa mattina, a Palazzo di Città, l’incontro sulla cardiologia di genere che farà parte del programma di eventi previsti a Bari per la diciottesima edizione di “Cardiologie Aperte”, settimana di iniziative sulla prevenzione cardiovascolare promossa in Italia da Fondazione per il Tuo cuore e Anmco (Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri) e con la Cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari per quanto riguarda gli eventi in città. Il convegno sulla cardiologia di genere, con il patrocinio della commissione consiliare Università e animato da specialiste e specialisti del settore, si terrà mercoledì 14 febbraio alle ore 17, nella sala consiliare del Comune.
Sono intervenuti alla presentazione il presidente della commissione comunale Università Giuseppe Cascella, la consigliera incaricata del Sindaco per le politiche sanitarie Loredana Battista, la presidente della società scientifica internazionale di Medicina di genere Annamaria Moretti e il direttore della Cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari Carlo D’Agostino, alla presenza della co-responsabile dell’area Cardiologia di genere di Anmco Antonella Mannarini, del vice presidente dell’Ordine dei Medici di Bari e delegato Fnomceo per la Medicina di genere Franco Lavalle, della vice coordinatrice dei fiduciari dell’Ordine dei Medici di bari Maria Zamparella, della cardiologa interventista del Policlinico di Bari Annamaria D’Achille e della cardiologa elettrofisiologa del Policlinico di Bari Rossella Troccoli.
La medicina di genere è stata definita dall’OMS come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali definite dal genere sullo stato di salute e di malattia di ogni persona, ed è uno strumento che permette di garantire equità e appropriatezza delle cure. Oggi, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità nel mondo per entrambi i sessi. Obiettivo degli organizzatori del convegno è, quindi, quello di diffondere la conoscenza dell’approccio di genere in Medicina e in particolare nella cardiologia, affinché i cittadini abbiano piena consapevolezza dei fattori che incidono sulla salute cardiovascolare, inserendoli pienamente, con il supporto di medici ed esperti, nella strategia della prevenzione di queste patologie.
“Sono felice di presentare qui oggi un convegno che rappresenterà un’occasione importante di riflessione, a vantaggio di cittadini ed esperti, e che si inserisce all’interno dell’impegno che, come amministrazione, questi anni abbiamo portato avanti per sostenere la prevenzione cardiovascolare, penso ad esempio alle iniziative, con screening aperti a tutti, del Truck Tour Banca del Cuore che hanno raggiunto tante persone - ha affermato Giuseppe Cascella -. In Puglia abbiamo la fortuna di avere un’aspettativa di vita particolarmente lunga grazie a vari fattori. Allo stesso tempo, questa caratteristica è anche una sfida legata al raggiungimento di una sempre migliore qualità della vita e alla prevenzione delle patologie, come quelle cardiovascolari, una sfida che ci spinge a fare sempre di più su molti temi e tante abitudini di vita. Ci sarà molto da discutere in questo convegno, partendo dal fatto che l’Italia è stata la prima nazione in Europa a dare una rilevanza importante alla Medicina di genere, che è un approccio fondamentale e da mettere sempre più al centro della prevenzione e della cura in cardiologia”.
“Quello dell’approccio alla cura e alla prevenzione sempre più mirato, che metta al centro la Medicina di genere in ogni patologia e in questo caso nella cardiologia, è un tema molto importante che saremo felici di approfondire assieme a medici, esperti, cittadine e cittadini - ha sottolineato Loredana Battista -. È un tema che riguarda la salute di tutte e tutti, e che ci ricorda l’urgenza di fare un salto di qualità a vantaggio di tutte le persone, e delle donne in modo particolare, colmando i divari ancora esistenti. Bari è quindi felice di sostenere questo appuntamento, nel segno di un’attenzione sui temi delle politiche sanitarie che in questi anni abbiamo portato avanti con convinzione, anche all’interno del nostro impegno nella Rete Città Sane, attiva a livello nazionale”.
“Ringrazio il Comune di Bari per questo invito che ci consente di presentare un evento così importante - ha proseguito Annamaria Moretti -. La cardiologia in Italia è stata apripista nella Medicina di genere, un approccio fondamentale che sarà sempre più una sfida da vincere per i nostri sistemi sanitari. Introdurre questo concetto in modo sempre più marcato nella programmazione sanitaria è importante, per personalizzare sempre più le cure e i percorsi diagnostici, valutando indicatori che non sono solo biologici ma anche legati al contesto in cui si vive. Questi sono gli obiettivi che ci poniamo, e per raggiungerli è cruciale comunicare questi concetti non solo agli addetti ai lavori ma a tutta la popolazione, per favorire sempre più un cambiamento culturale nel rapporto tra medici e pazienti. A livello internazionale l’Italia è all’avanguardia sulla Medicina di genere, grazie anche a una legge nazionale sul tema. È importante, quindi, proseguire in questa direzione, ed è proprio questo il senso dell’evento che abbiamo presentato qui oggi”.
“La nostra disciplina è sempre più impegnata in azioni e iniziative che ci consentono di uscire dai consueti luoghi nei quali opera, per dare sempre più informazioni al pubblico, legate in modo particolare alla prevenzione sulle malattie cardiovascolari, che sono tra i motivi più frequenti per i quali si fa ricorso a cure mediche - ha concluso Carlo D’Agostino -. Per questo la cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari conferma il suo impegno all’interno della settimana di “Cardiologie Aperte”, che si svolge anche quest’anno nei giorni di San Valentino, giorni che tradizionalmente dedichiamo al “cuore”, un tema che noi affrontiamo, naturalmente, dal punto di vista scientifico, della prevenzione e della consapevolezza su questo settore sanitario. La crescente attenzione alla cardiologia di genere è fondamentale per rendere sempre più a misura di persona le cure, per questo diamo a tutti appuntamento a questo convegno che è parte molto importante degli eventi di Cardiologie Aperte”.
Sono intervenuti alla presentazione il presidente della commissione comunale Università Giuseppe Cascella, la consigliera incaricata del Sindaco per le politiche sanitarie Loredana Battista, la presidente della società scientifica internazionale di Medicina di genere Annamaria Moretti e il direttore della Cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari Carlo D’Agostino, alla presenza della co-responsabile dell’area Cardiologia di genere di Anmco Antonella Mannarini, del vice presidente dell’Ordine dei Medici di Bari e delegato Fnomceo per la Medicina di genere Franco Lavalle, della vice coordinatrice dei fiduciari dell’Ordine dei Medici di bari Maria Zamparella, della cardiologa interventista del Policlinico di Bari Annamaria D’Achille e della cardiologa elettrofisiologa del Policlinico di Bari Rossella Troccoli.
La medicina di genere è stata definita dall’OMS come lo studio dell’influenza delle differenze biologiche, socio-economiche e culturali definite dal genere sullo stato di salute e di malattia di ogni persona, ed è uno strumento che permette di garantire equità e appropriatezza delle cure. Oggi, le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di mortalità nel mondo per entrambi i sessi. Obiettivo degli organizzatori del convegno è, quindi, quello di diffondere la conoscenza dell’approccio di genere in Medicina e in particolare nella cardiologia, affinché i cittadini abbiano piena consapevolezza dei fattori che incidono sulla salute cardiovascolare, inserendoli pienamente, con il supporto di medici ed esperti, nella strategia della prevenzione di queste patologie.
“Sono felice di presentare qui oggi un convegno che rappresenterà un’occasione importante di riflessione, a vantaggio di cittadini ed esperti, e che si inserisce all’interno dell’impegno che, come amministrazione, questi anni abbiamo portato avanti per sostenere la prevenzione cardiovascolare, penso ad esempio alle iniziative, con screening aperti a tutti, del Truck Tour Banca del Cuore che hanno raggiunto tante persone - ha affermato Giuseppe Cascella -. In Puglia abbiamo la fortuna di avere un’aspettativa di vita particolarmente lunga grazie a vari fattori. Allo stesso tempo, questa caratteristica è anche una sfida legata al raggiungimento di una sempre migliore qualità della vita e alla prevenzione delle patologie, come quelle cardiovascolari, una sfida che ci spinge a fare sempre di più su molti temi e tante abitudini di vita. Ci sarà molto da discutere in questo convegno, partendo dal fatto che l’Italia è stata la prima nazione in Europa a dare una rilevanza importante alla Medicina di genere, che è un approccio fondamentale e da mettere sempre più al centro della prevenzione e della cura in cardiologia”.
“Quello dell’approccio alla cura e alla prevenzione sempre più mirato, che metta al centro la Medicina di genere in ogni patologia e in questo caso nella cardiologia, è un tema molto importante che saremo felici di approfondire assieme a medici, esperti, cittadine e cittadini - ha sottolineato Loredana Battista -. È un tema che riguarda la salute di tutte e tutti, e che ci ricorda l’urgenza di fare un salto di qualità a vantaggio di tutte le persone, e delle donne in modo particolare, colmando i divari ancora esistenti. Bari è quindi felice di sostenere questo appuntamento, nel segno di un’attenzione sui temi delle politiche sanitarie che in questi anni abbiamo portato avanti con convinzione, anche all’interno del nostro impegno nella Rete Città Sane, attiva a livello nazionale”.
“Ringrazio il Comune di Bari per questo invito che ci consente di presentare un evento così importante - ha proseguito Annamaria Moretti -. La cardiologia in Italia è stata apripista nella Medicina di genere, un approccio fondamentale che sarà sempre più una sfida da vincere per i nostri sistemi sanitari. Introdurre questo concetto in modo sempre più marcato nella programmazione sanitaria è importante, per personalizzare sempre più le cure e i percorsi diagnostici, valutando indicatori che non sono solo biologici ma anche legati al contesto in cui si vive. Questi sono gli obiettivi che ci poniamo, e per raggiungerli è cruciale comunicare questi concetti non solo agli addetti ai lavori ma a tutta la popolazione, per favorire sempre più un cambiamento culturale nel rapporto tra medici e pazienti. A livello internazionale l’Italia è all’avanguardia sulla Medicina di genere, grazie anche a una legge nazionale sul tema. È importante, quindi, proseguire in questa direzione, ed è proprio questo il senso dell’evento che abbiamo presentato qui oggi”.
“La nostra disciplina è sempre più impegnata in azioni e iniziative che ci consentono di uscire dai consueti luoghi nei quali opera, per dare sempre più informazioni al pubblico, legate in modo particolare alla prevenzione sulle malattie cardiovascolari, che sono tra i motivi più frequenti per i quali si fa ricorso a cure mediche - ha concluso Carlo D’Agostino -. Per questo la cardiologia ospedaliera del Policlinico di Bari conferma il suo impegno all’interno della settimana di “Cardiologie Aperte”, che si svolge anche quest’anno nei giorni di San Valentino, giorni che tradizionalmente dedichiamo al “cuore”, un tema che noi affrontiamo, naturalmente, dal punto di vista scientifico, della prevenzione e della consapevolezza su questo settore sanitario. La crescente attenzione alla cardiologia di genere è fondamentale per rendere sempre più a misura di persona le cure, per questo diamo a tutti appuntamento a questo convegno che è parte molto importante degli eventi di Cardiologie Aperte”.