LECCE - Si è chiuso ieri il bando per la presentazione delle domande di assegnazione in locazione semplice di alloggi di edilizia residenziale pubblica, rimasto in vigore dal 1° dicembre scorso e presentato in conferenza stampa dal sindaco Carlo Salvemini e dall’assessora al Welfare Silvia Miglietta. Le domande presentate sono 816, sessantaquattro in più rispetto al precedente bando, pubblicato nel 2016.
Ai sensi della legge regionale n. 10 del 7 aprile 2014, entro 90 giorni gli uffici del settore Welfare provvederanno a formulare la graduatoria provvisoria sulla base dei punteggi attribuiti a ogni singola domanda e a pubblicarla dandone comunicazione ad ogni singolo concorrente. Entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione, i concorrenti possono presentare richiesta motivata e documentata di parere alla Commissione provinciale per gli alloggi. Al termine dell’analisi di ogni eventuale richiesta, la Commissione invierà un parere al Comune che, fatte proprie le indicazioni della Commissione, provvederà alla pubblicazione della graduatoria definitiva, che sarà valida per i prossimi quattro anni. Fino all’approvazione della graduatoria definitiva, le assegnazioni degli alloggi disponibili procederanno in base alla graduatoria vigente.
Per la prima volta, l’intera procedura per la formazione della graduatoria è stata informatizzata e gestita tramite piattaforma digitale, di concerto con le organizzazioni sindacali confederali e quelle più rappresentative degli inquilini. Una scelta che consentirà di velocizzare i tempi di istruttoria delle domande, di elaborazione delle graduatorie e di ridurre la possibilità di eventuali errori materiali.
«Ringrazio l’ufficio casa, la dirigente, per il lavoro svolto, ringrazio i sindacati degli inquilini, con i quali abbiamo dialogato e collaborato per ammodernare le procedure, i centri di assistenza fiscale della città che hanno assistito i cittadini che ne avevano bisogno nella presentazione della domanda – dichiara l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – i numeri che la partecipazione al bando ci restituisce sono quelli di una domanda di casa ancora forte, di un bisogno primario al quale occorre fornire risposte strutturali, che non possono venire solo dagli enti locali. L’amministrazione è impegnata attualmente nella realizzazione di nuovi alloggi, che saranno disponibili nel prossimo futuro, ma che non saranno mai sufficienti a rispondere a una domanda così estesa. Serve un nuovo grande piano nazionale per l’edilizia residenziale pubblica, per incrementare il patrimonio immobiliare da assegnare a chi ha bisogno di una casa ma ha la possibilità di acquistarne una o sostenere un affitto a prezzi di mercato. Servono nuove politiche nazionali per rispondere a questa domanda, che è diffusa e traversale in tantissime città italiane, da Sud a Nord».
Ai sensi della legge regionale n. 10 del 7 aprile 2014, entro 90 giorni gli uffici del settore Welfare provvederanno a formulare la graduatoria provvisoria sulla base dei punteggi attribuiti a ogni singola domanda e a pubblicarla dandone comunicazione ad ogni singolo concorrente. Entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione, i concorrenti possono presentare richiesta motivata e documentata di parere alla Commissione provinciale per gli alloggi. Al termine dell’analisi di ogni eventuale richiesta, la Commissione invierà un parere al Comune che, fatte proprie le indicazioni della Commissione, provvederà alla pubblicazione della graduatoria definitiva, che sarà valida per i prossimi quattro anni. Fino all’approvazione della graduatoria definitiva, le assegnazioni degli alloggi disponibili procederanno in base alla graduatoria vigente.
Per la prima volta, l’intera procedura per la formazione della graduatoria è stata informatizzata e gestita tramite piattaforma digitale, di concerto con le organizzazioni sindacali confederali e quelle più rappresentative degli inquilini. Una scelta che consentirà di velocizzare i tempi di istruttoria delle domande, di elaborazione delle graduatorie e di ridurre la possibilità di eventuali errori materiali.
«Ringrazio l’ufficio casa, la dirigente, per il lavoro svolto, ringrazio i sindacati degli inquilini, con i quali abbiamo dialogato e collaborato per ammodernare le procedure, i centri di assistenza fiscale della città che hanno assistito i cittadini che ne avevano bisogno nella presentazione della domanda – dichiara l’assessora al Welfare Silvia Miglietta – i numeri che la partecipazione al bando ci restituisce sono quelli di una domanda di casa ancora forte, di un bisogno primario al quale occorre fornire risposte strutturali, che non possono venire solo dagli enti locali. L’amministrazione è impegnata attualmente nella realizzazione di nuovi alloggi, che saranno disponibili nel prossimo futuro, ma che non saranno mai sufficienti a rispondere a una domanda così estesa. Serve un nuovo grande piano nazionale per l’edilizia residenziale pubblica, per incrementare il patrimonio immobiliare da assegnare a chi ha bisogno di una casa ma ha la possibilità di acquistarne una o sostenere un affitto a prezzi di mercato. Servono nuove politiche nazionali per rispondere a questa domanda, che è diffusa e traversale in tantissime città italiane, da Sud a Nord».
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