Deputati Pd Puglia: 'Da Bellomo e D’Attis tentativo grottesco di capovolgimento della realtà. Grazie a magistrature e forze dell'ordine la democrazia è al sicuro'

BARI - “Grazie all’eccezionale lavoro investigativo degli inquirenti, cui va ribadita ancora una volta la nostra riconoscenza per il quotidiano operato a tutela della legalità e della rappresentatività democratica, la criminalità organizzata radicata nel nostro territorio subisce una nuova, pesante stangata. La maxi operazione di questa mattina dimostra che lo Stato c’è e, a partire dall’amministrazione comunale di Bari, come ha giustamente ricordato stamane il procuratore Rossi, sa reagire a chi vorrebbe soggiogare la comunità al proprio dominio.” Così, in una nota congiunta, i deputati pugliesi del Partito Democratico Marco Lacarra, Ubaldo Pagano e Claudio Stefanazzi.

“Spiace constatare, però, che, anche di fronte a notizie di questo genere, non manchino commenti completamente inappropriati, quando non addirittura volutamente indirizzati a capovolgere la realtà emersa dalle indagini.” - continuano i parlamentari dem con riferimento alle dichiarazioni odierne del deputato barese della Lega, Davide Bellomo, e del deputato brindisino di FI, Mauro D’Attis.

“Il sospetto che sorge è che i colleghi non abbiano capito proprio nulla di cosa sia successo e di chi sia coinvolto. Innanzitutto, le primarie non c’entrano assolutamente nulla visto che i presunti condizionamenti dei clan riguardano direttamente le elezioni amministrative di Bari del 2019, prefigurando un fatto di assoluta gravità. E in secondo luogo, i colleghi quasi dimenticano di sottolineare che gli imputati di questa faccenda erano tutti candidati nelle liste del centrodestra e con il centrodestra barese sono stati eletti.”

“Al netto di queste strumentalizzazioni di bassissima lega, ci auguriamo che alle forze dell’ordine e alla magistratura siano assicurate sempre tutte le risorse e gli strumenti necessari per poter continuare il preziosissimo lavoro che svolgono ogni giorno senza guardare in faccia a nessuno, proprio perché riconosciamo l’enorme importanza che le attività di indagine rivestono per garantire la legalità anche nei fondamentali processi democratici che influiscono sull’amministrazione dei territori. Invece che mandare alla stampa comunicati ‘riparativi’, ci consentiamo di consigliare ai colleghi un controllo più serio delle candidature che intendono mettere in campo, già a partire dalla prossima tornata elettorale.”

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