Emergenza cinghiali, Scalera: 'Ormai il fenomeno è diventato ingestibile. Ci vogliono soluzioni immediate'

BARI - "La notte tra sabato 3 e domenica 4 febbraio u.s. sulla SS 580 che collega il comune di Ginosa alla sua marina è avvenuto un incidente mortale in cui ha perso la vita una donna di 45 anni, la tragedia è stata causata da un tamponamento che l’auto della donna ha avuto con un furgone fermo a centro strada perché qualche attimo prima aveva investito un cinghiale di grosse dimensioni, nella stessa serata, sulla strada provinciale 13 che collega il comune di Castellaneta alla sua marina un attraversamento di un altro cinghiale ha mandato fuori strada un veicolo e fortunatamente non ci sono state gravi conseguenze". Così in una nota il consigliere Antonio Scalera (La Puglia domani)

"Il numero dei cinghiali nell’ultimo anno - prosegue - si è triplicato e le attività di abbattimento selettivo, purtroppo, non sono ancora state avviate, inoltre, l’attività venatoria ordinaria si è chiusa lo scorso 15 gennaio 2024, i cinghiali in questo periodo sono rimasti rintanati nei parchi protetti e solo ora stanno nuovamente raggiungendo i centri abitati. La presenza dei cinghiali sta, tra l’altro, provocando seri danni alle colture in una regione a vocazione agricola e con produzioni di altissimo pregio.

Ho chiesto di poter discutere dell’annosa questione in II e IV Commissione, alla presenza dell’Assessore all’agricoltura e alla caccia, Donato Pentassuglia, dei rappresentanti regionali delle associazioni di categoria degli agricoltori, dei presidenti dei comitati di gestione degli ATC ( Ambiti Territoriali di Caccia ) delle province pugliesi, dei rappresentanti delle associazioni venatorie e dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste, per conoscere a che punto è il piano di monitoraggio e gestione del cinghiale ( PMC) varato dalla Regione Puglia e quali sono le motivazioni che sino ad oggi non hanno consentito di mettere in atto tale piano e se, nel frattempo, sono allo studio altre iniziative”, conclude Scalera.