TARANTO - "La sentenza del Tribunale di Milano nei confronti di Acciaierie d’Italia mette un punto fermo a questa vicenda che diventa ogni giorno più drammatica. È fallito l’ennesimo tentativo di ADI di prendere ulteriore tempo, da questo momento si può finalmente provare a risollevare le sorti dell’ex Ilva senza il socio privato che in questi anni ha portato gli stabilimenti al minimo storico di produzione e che ha accumulato oltre 3 miliardi di debiti". Così il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella.
"Avremmo preferito – aggiunge il leader Uilm – un’uscita di scena di Mittal consensuale, ma l’unica strada possibile a quanto pare resta quella dell’amministrazione straordinaria. Chiediamo però al Governo di evitare quanto accaduto nel 2015, vanno salvaguardati i lavoratori e le aziende dell’appalto accogliendo le richieste che stanno portando avanti in queste ore. Vanno salvaguardati tutti i posti di lavoro e va subito avviato un piano di risanamento dell’ex Ilva, tutelando l’ambiente e i territori".
"L’atteggiamento di ADI – conclude Palombella – nei confronti dei commissari che oggi sono andati via senza poter conoscere realmente lo stato degli impianti e la quantità di materie prime disponibili è sconcertante. Si tratta dell’ennesima dimostrazione della gravità della situazione determinata da questa Governance. Mancano evidentemente pochi giorni alla fermata totale, il Governo faccia in fretta se vuole salvare l’ex Ilva".