ROMA - "E' stata affrontata la situazione generale dell'ex Ilva, responsabilmente possiamo affermare che basta dover apprendere di anomalie insensate da una multinazionale, vogliamo che veramente ora si volti pagina e si garantisca il rilancio dell'azienda e soprattutto, si salvi la continuità produttiva e l'occupazione che sono primarie".
Lo ha dichiarato il segretario nazionale dell'Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera a margine dell'articolata riunione dell'ex Ilva con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano. A presiedere per il governo la riunione, i ministri dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti, delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Elvira Calderone.
"Come Uglm a questo punto siamo favorevoli affinché essendoci interessi di piu' imprese multinazionali a investire sulla siderurgia in Italia, scendano in campo e - ha aggiunto Spera - noi saremmo a sostegno per supportare eventuali nuovi accordi che riguardano il sito industriale di Taranto, come ben avvenuto per il sito di Piombino. Il governo tanto finora ha fatto purtroppo, e' ufficiale che Invitalia, il socio pubblico dell'azienda, ha inoltrato al ministero delle Imprese e del made in Italy la sua richiesta nell'attivare la procedura di amministrazione straordinaria che prevale su quella del concordato preventivo avviata da Acciaierie d'Italia. A breve il Ministero procederà alla nomina dei commissari e - ha concluso Spera - chiediamo che quelli che prenderanno in carico l'azienda per garantire continuità e dare rilancio, siano individuati in merito alla funzionalità degli impianti e siano nell'ambito professionale del settore e intenditori realmente di siderurgico".
"Come Uglm a questo punto siamo favorevoli affinché essendoci interessi di piu' imprese multinazionali a investire sulla siderurgia in Italia, scendano in campo e - ha aggiunto Spera - noi saremmo a sostegno per supportare eventuali nuovi accordi che riguardano il sito industriale di Taranto, come ben avvenuto per il sito di Piombino. Il governo tanto finora ha fatto purtroppo, e' ufficiale che Invitalia, il socio pubblico dell'azienda, ha inoltrato al ministero delle Imprese e del made in Italy la sua richiesta nell'attivare la procedura di amministrazione straordinaria che prevale su quella del concordato preventivo avviata da Acciaierie d'Italia. A breve il Ministero procederà alla nomina dei commissari e - ha concluso Spera - chiediamo che quelli che prenderanno in carico l'azienda per garantire continuità e dare rilancio, siano individuati in merito alla funzionalità degli impianti e siano nell'ambito professionale del settore e intenditori realmente di siderurgico".