Ghali: contestazione pacifica davanti alla sede Rai di Bari, scontri a Napoli

BARI - Ieri pomeriggio, davanti alla sede Rai di Bari, in via Dalmazia, si è svolto un flash mob pacifico organizzato da oltre un centinaio di attivisti pro Palestina. La contestazione è stata promossa "contro l’atteggiamento di censura della Rai sul genocidio in corso a Gaza", così hanno dichiarato i promotori dell'evento. Il flash mob è stato anche un'occasione per esprimere dissenso riguardo agli episodi legati alle dichiarazioni di Ghali al festival di Sanremo e al comunicato letto da Mara Venier durante Domenica In.

Tuttavia, a Napoli, durante una manifestazione pro Palestina fuori dalla sede Rai, gli scontri sono diventati più intensi. Cinque agenti e sette manifestanti sono rimasti feriti, ma nessuno in modo grave. I disordini sono scoppiati durante il presidio organizzato da attivisti di centri sociali e movimenti di estrema sinistra contro le posizioni assunte dall'azienda riguardo alle dichiarazioni di Ghali.

Le tensioni sono aumentate dopo le parole del cantante al Festival di Sanremo, in cui ha fatto un appello per fermare il genocidio nel conflitto tra Palestina e Israele. Le dichiarazioni di Ghali hanno ricevuto una risposta dall'ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar.

Dopo una protesta inizialmente pacifica, alcuni attivisti hanno tentato di avvicinarsi al cancello della sede Rai di viale Marconi a Napoli e sono stati respinti dalle forze dell'ordine. La Polizia sta analizzando le immagini video registrate per individuare eventuali responsabilità e stabilire l'accaduto.

Tra i feriti, anche il fotografo del quotidiano Il Mattino è stato colpito alla testa da un casco scagliatogli contro da un manifestante.

In seguito agli scontri, le opposizioni hanno richiesto un'informativa urgente del ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, in Aula alla Camera.

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