LECCE - "Gli orribili crimini commessi nelle terre istriane e dalmate ottanta anni fa contro la comunità italiana non saranno mai dimenticati. Nella memoria collettiva, che il nostro Paese ha voluto sollecitare istituendo il Giorno del Ricordo, le storie degli infoibati rappresentano un monito verso l’odio etnico, la guerra, le ideologie che spersonalizzano donne e uomini, persino bambini, trasformandoli in nemici da cancellare". Così il sindaco di Lecce Carlo Salvemini in occasione del Giorno del Ricordo.
"Oggi - prosegue Salvemini - riflettiamo su ciò che patirono quegli italiani, rinnovando l’impegno a fare sempre ogni cosa è nelle nostre possibilità per fermare la violenza tra i popoli, sui civili, sulle vittime innocenti. Perché non possano mai più essere scritte pagine così buie della storia europea, come le ha definite il Presidente Mattarella".
"Oggi - prosegue Salvemini - riflettiamo su ciò che patirono quegli italiani, rinnovando l’impegno a fare sempre ogni cosa è nelle nostre possibilità per fermare la violenza tra i popoli, sui civili, sulle vittime innocenti. Perché non possano mai più essere scritte pagine così buie della storia europea, come le ha definite il Presidente Mattarella".