'Il volo' di un moderno Icaro nell’utopia di Gustav Mesmer

ph Matteo Chiura
TARANTO - Il teatro di qualità mette le ali. E per la rassegna «Favole&Tamburi» promossa dal Crest di Taranto con il sostegno della Regione Puglia, stacca i piedi da terra con lo spettacolo «Il volo» della storica compagnia bolognese La Baracca – Testoni Ragazzi, in scena domenica 18 febbraio (ore 18) all’auditorium TaTà. Uno spettacolo dedicato a Gustav Mesmer, l’«Icaro di Lautertal» scomparso novantunenne nel 1994 cui si deve la costruzione di una bicicletta volante con la quale, si fantastica, riuscì ad alzarsi sino a cinquanta metri dal suolo. All’inventore tedesco rendono omaggio due strani e simpatici personaggi, Gustavo e Gioacchino, interpretati da Fabio Galanti e Bruno Cappagli, che è anche autaore del testo e regista a quattro mani con Stefano Filippini, cui si devono inoltre le scenografie in tandem con Enrico Montalbani.

In una discarica Gustavo costruisce macchine speciali, motori mai visti, e sogna di realizzare una trivella che, scavando, lo porti fino in Cina. Gioacchino, invece, sogna di volare, ma senza motore, solo con l’aiuto del vento. E racconta a Gustavo di come anche il bruco, trasformandosi in farfalla, possa volare. Perché tutto può volare: sacchi della spazzatura, fogli di carta, piume, palline, bidoni, tutto ciò che si incontra per strada. E allora, potrebbero volare anche loro, questi due sognatori con l’allure degli intrepidi eroi. Così, Gioacchino trascina Gustavo a scoprire la forza del vento, mentre Gustavo insegna al compagno d’avventure l’efficacia della meccanica. Insieme, aiutati dalla forza del desiderio e dell’immaginazione, costruiscono una macchina volante. Qualcuno sostiene che Gustavo e Gioacchino ce l’abbiano fatta, che siano riusciti a volare altissimi nel cielo. Ma nessuno può dirlo con certezza. Perché nessuno li ha visti. Così come nessuno fu testimone dell’impresa di Gustav Mesmer, che per trentacinque anni venne richiuso contro la propria volontà in istituti psichiatrici. Proprio il desiderio di andare oltre le mura che lo separavano dal mondo esterno, lo motivò a sviluppare l’utopia del volo dell’uomo, spinto da una creatività alla quale rende omaggio questo spettacolo della Baracca, compagnia capofila di una rete internazionale per la diffusione del teatro per bambini, nonché organizzatrice del festival «Visioni di futuro, visioni di teatro», considerato il maggiore appuntamento europeo sul tema della relazione tra prima infanzia, teatro, arte e cultura.

Lo spettacolo avrà inizio alle ore 18. Biglietti 7 euro. Info e prenotazioni 366.3473430.