BARI - L’infiltrazione mafiosa all’interno dell’Amtab, attribuita al clan Parisi, non si sarebbe limitata alle assunzioni, ma avrebbe assunto proporzioni preoccupanti diventando un "vero e proprio ufficio di collocamento per uomini e donne che in qualche vicini al sodalizio criminale". Secondo le accuse emerse dalle indagini, la sede dell'azienda sarebbe stata utilizzata come rifugio sicuro per discutere "liberamente di vicende di mafia". Questi retroscena delineano un sistema illegale di assunzioni che rivela gravi e ripetute violazioni della legge. La vicenda ha poi portato all'amministrazione giudiziaria dell'azienda, evidenziando l'entità del problema e la necessità di interventi risolutivi.