BARI - Dopo l'operazione che ha portato a 137 misure cautelari e ha svelato numerose infiltrazioni mafiose nel tessuto economico locale, un'altra azienda pugliese finisce sotto i riflettori della giustizia. Il Tribunale di Bari ha disposto l'amministrazione giudiziaria per Maldarizzi Automotive, concessionaria di auto pugliesi, nominando come amministratore l'avvocato Luca D'Amore di Roma. Questa decisione segue il medesimo iter già applicato per l'azienda di trasporto pubblico locale Amtab.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polizia di Stato, Tommaso Lovreglio, nipote di Savinuccio, avrebbe gestito attività economiche lecite attraverso intestatari fittizi, instaurando con la società Maldarizzi Automotive s.p.a. rapporti di prestazione d'opera che nascondono una collaborazione più ampia. Lovreglio, già dipendente Amtab, avrebbe avuto un rapporto di lavoro autonomo con Motoria e Millenia, mentre la moglie avrebbe avuto un rapporto di lavoro autonomo con Millenia.
Il Tribunale ha sottolineato il ruolo di Lovreglio nel favorire gli interessi del clan Parisi, evidenziando i vantaggi economici che il suo coinvolgimento all'interno di Maldarizzi Automotive porta agli associati del clan. Le parole di Lovreglio intercettate durante una telefonata con il suo collaboratore Christopher Luigi Petrone testimoniano il suo coinvolgimento diretto e il suo ruolo di rilievo all'interno dell'azienda.
L'inchiesta ha rivelato un quadro preoccupante di infiltrazione mafiosa nel tessuto imprenditoriale locale, mettendo in luce come alcune aziende siano state strumentalizzate per favorire gli interessi criminali. La nomina dell'amministrazione giudiziaria è un passo importante per contrastare questa infiltrazione e ripristinare la legalità nel settore economico locale.
Secondo quanto emerso dalle indagini condotte dalla Polizia di Stato, Tommaso Lovreglio, nipote di Savinuccio, avrebbe gestito attività economiche lecite attraverso intestatari fittizi, instaurando con la società Maldarizzi Automotive s.p.a. rapporti di prestazione d'opera che nascondono una collaborazione più ampia. Lovreglio, già dipendente Amtab, avrebbe avuto un rapporto di lavoro autonomo con Motoria e Millenia, mentre la moglie avrebbe avuto un rapporto di lavoro autonomo con Millenia.
Il Tribunale ha sottolineato il ruolo di Lovreglio nel favorire gli interessi del clan Parisi, evidenziando i vantaggi economici che il suo coinvolgimento all'interno di Maldarizzi Automotive porta agli associati del clan. Le parole di Lovreglio intercettate durante una telefonata con il suo collaboratore Christopher Luigi Petrone testimoniano il suo coinvolgimento diretto e il suo ruolo di rilievo all'interno dell'azienda.
L'inchiesta ha rivelato un quadro preoccupante di infiltrazione mafiosa nel tessuto imprenditoriale locale, mettendo in luce come alcune aziende siano state strumentalizzate per favorire gli interessi criminali. La nomina dell'amministrazione giudiziaria è un passo importante per contrastare questa infiltrazione e ripristinare la legalità nel settore economico locale.