Martina Franca, una Candelora speciale e luminosa al Centro diurno Santa Bibiana

TERESA GENTILE - Il due febbraio  sono stati molti  gli ospiti che hanno  festeggiato  e reso solenne e  indimenticabile il giorno  della Candelora allietando con musiche e canti corali, anche vernacolari, i 23 ospiti    del centro diurno della  ben organizzata  struttura socio-sanitaria territoriale diurna ‘Santa Bibiana’ di Martina Franca.

Essa è operativa dal 19 dicembre 2021  e convenzionata con l’ASL  e offre un ambiente  accogliente, ricco di  colori, ampio e  luminoso. Abbiamo avuto modo di conoscere persone giovani, motivate, straordinarie, colte e dotate di entusiasmo operativo e  molta umanità, come la responsabile del Centro,  Alessandra  Colucci, psicologa,  l’assistente sociale Carmela Galeone, l’educatore Giuseppe Convertini e Maria Pia Perrini, amministratrice del centro. Inoltre abbiamo ammirato dei cartelloni con noti proverbi scritti  in vernacolo martinese che quì… traduciamo:  Batti il ferro  quando è caldo, Fave e sivoni non darli a nessuno, Attacca il somaro  dove vuole il padrone, ecc.  Questo è un preciso invito a tornare a riflettere e ricordare la vera essenza e saggezza tramandata dalle   massime popolari.

Tra i presenti  c’erano anche  un nutrito pubblico e prestigiosi esponenti di varie associazioni molto operose nel contesto sociale, culturale e umano. Alessandra Colucci, Maria Pia Perrini e molti altri  che, in modo oblativo e empatico stanno diffondendo   scie profonde  di cultura umana volta a esaltare  la vita, l’amore, le tradizioni e la saggezza dei nostri avi  diffondendo la luce di tanti talenti.

Tra tali operatori culturali abbiamo notato:  Gianni Corrente, Matilde D’Ambrosio, Vittoria Gaeta, Mario Desiati, Paola e  Lena Magistri, Graziellina, Laura, Giuseppe Viola, Grazia Marangi, Mina Carucci, Tonino Fumarola,  talenti del Salotto culturale  internazionale ‘Recupero’ e di ‘Librinstreaming‘ e tanti altri  che da molti decenni  hanno saputo e sanno dedicare la loro esistenza  alla diffusione di  ideali di pace, amicizia, solidarietà, conoscenza delle nostre radici identitarie e al ripristino di valori di convivenza umana. Il centro di Santa Bibiana  accoglie  ora 23  persone non autosufficienti  e tra breve potrà ospitarne altri  perché  è in via di ampliamento. 

Si tratta di una prestigiosa realtà  operativa   convenzionata con l’ASL di Taranto e comprende il territorio di Martina Franca e Crispiano. Risponde  in pieno  ai bisogni di attività, socialità, relazione  dei malati stimolandoli  con  il valido  supporto  di giovani, dinamici e preparati operatori che sanno bene come  sollecitare  gli ospiti a fare, creare, ricordare, ascoltare,  evidenziare abilità residue  e  talenti partecipando a mirate attività motorie e occupazionali   (canti, disegni ,cucina , arte ). Ebbene nella  ricorrenza della Candelora, festa della luce, della pace, della speranza, della serenità, l’Associazione UDEL di Martina Franca  con la sua dinamica presidente Ely Spalluto ha voluto  festeggiare il  25° anniversario della  costituzione   della sua Università  popolare, donando agli  ospiti del centro la luminosità eccelsa  di  un ricco repertorio  di   musiche e canti. Domenico Piccioni ha commosso tutti interpretando con accorata intensità  il brano ‘Mamma’.

Gli ospiti del  centro si sono uniti  ai canti del coro, facendo emozionare i presenti e creando una calda atmosfera di familiarità, spontaneità  e  intesa interpersonale. Il coro dell’UDEL, che è  affermato a livello regionale  è  composto  da ottimi coristi sia martinesi che crispianesi. Il gruppo ‘Fanti di Crispiano’ è  stato magistralmente  diretto   dal notissimo tenore  Gianni Nasti che si è avvalso delle armonie suonate  dall’ eclettico  pianista e compositore  Egidio Cofano proponendo cori vernacolari con utilizzo di dialetti di varie regioni italiane.

Il grande aedo vernacolare  di Martina Franca, Giovanni Nardelli  presidente dell’associazione della Cutizza,  che opera attivamente per la salvaguardia della parlata dei nostri padri, ha intonato briosi  canti  da lui stesso composti nella parlata martinese. suscitando molta gioia, evidenziando ancora una volta l’amore per Martina Franca: città attiva, solidale, legata alla tradizione, ospitale con i forestieri, nota per la sua arte, le sue musiche, l’amore la bellezza, la buona cucina, i bambini e gli anziani.

In ricordo dell’incontro tutti  noi abbiamo avuto in dono dagli anziani  una delicata e candida candela profumata da far benedire perché essa possa donare la sua luce nei nostri  momenti di solitudine e di sconforto e nei marosi della nostra vita per ricordarci  che dopo ogni inverno, torna una nuova primavera e dopo ogni notte c’è sempre  un giorno di luce.