BARI - Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha replicato alle critiche mosse dai consiglieri regionali del Centrodestra con un'energica difesa del proprio impegno nella lotta alle mafie. Emiliano ha definito "patetico" il tentativo di creare divisioni tra lui e il sindaco di Bari, Antonio Decaro, sottolineando la lunga collaborazione tra di loro nella promozione di politiche antimafia.
Ha ricordato l'importante lavoro svolto durante la sua amministrazione comunale a Bari, tra cui la creazione di un Ufficio dedicato alla lotta non repressiva contro le mafie e la costituzione di parte civile in tutti i processi alle associazioni mafiose della città . Emiliano ha evidenziato gli investimenti della Regione Puglia nell'antimafia sociale, con oltre 30 milioni di euro destinati a questa causa.
Inoltre, ha sottolineato le azioni concrete intraprese, come l'apertura di una sede della DIA a Foggia, la costituzione di uffici per la procura distrettuale antimafia e la richiesta al Ministero dell'Interno per la creazione dei "Cacciatori Puglia", un reparto dei Carabinieri dedicato alla repressione della mafia nel Gargano.
Emiliano ha anche citato il caso del sindaco Decaro, che ha denunciato numerosi episodi estorsivi e vive sotto scorta da anni a causa delle sue azioni contro la criminalità organizzata. Ha ribadito che "l'antimafia siamo noi", sottolineando che le azioni concrete sono più significative delle mere parole.
Infine, ha dichiarato che la responsabilità penale è personale e che chi sbaglia paga, indipendentemente dall'appartenenza politica. Emiliano ha concluso affermando che la sua amministrazione ha sempre fatto ogni sforzo possibile per affrontare e sconfiggere le organizzazioni mafiose in Puglia.
Ha ricordato l'importante lavoro svolto durante la sua amministrazione comunale a Bari, tra cui la creazione di un Ufficio dedicato alla lotta non repressiva contro le mafie e la costituzione di parte civile in tutti i processi alle associazioni mafiose della città . Emiliano ha evidenziato gli investimenti della Regione Puglia nell'antimafia sociale, con oltre 30 milioni di euro destinati a questa causa.
Inoltre, ha sottolineato le azioni concrete intraprese, come l'apertura di una sede della DIA a Foggia, la costituzione di uffici per la procura distrettuale antimafia e la richiesta al Ministero dell'Interno per la creazione dei "Cacciatori Puglia", un reparto dei Carabinieri dedicato alla repressione della mafia nel Gargano.
Emiliano ha anche citato il caso del sindaco Decaro, che ha denunciato numerosi episodi estorsivi e vive sotto scorta da anni a causa delle sue azioni contro la criminalità organizzata. Ha ribadito che "l'antimafia siamo noi", sottolineando che le azioni concrete sono più significative delle mere parole.
Infine, ha dichiarato che la responsabilità penale è personale e che chi sbaglia paga, indipendentemente dall'appartenenza politica. Emiliano ha concluso affermando che la sua amministrazione ha sempre fatto ogni sforzo possibile per affrontare e sconfiggere le organizzazioni mafiose in Puglia.