Ostuni, al Liceo Scientifico 'Pepe-Calamo' la gara distrettuale delle Olimpiadi di Matematica


OSTUNI (BR)
- Novità presso il Liceo Scientifico "Pepe-Calamo" di Ostuni: mercoledì scorso, si è svolta la gara distrettuale delle Olimpiadi della Matematica. I due migliori concorrenti della gara di oggi prenderanno parte alla finale nazionale a Cesenatico nei primi giorni di maggio, ma oggi ha vinto...la MATEMATICA!!!

Dopo numerosi e costanti allenamenti durante i quali si sono sprecate intere pagine di conti impossibili e disegni improbabili, finalmente è arrivato il grande giorno!

Circa 150 studenti provenienti da numerosi istituti secondari della provincia di Brindisi, accompagnati dai loro docenti, si sono ritrovati a cimentarsi con problemi dimostrativi, test a risposta multipla e test a risposta numerica preparati dalla Scuola Normale Superiore di Pisa.
Incontrare lo sguardo illuminato degli studenti dopo che hanno affrontato e risolto un problema è una sensazione impagabile!

Visibilmente soddisfatto il prof. Piero De Falco, docente del Liceo "Pepe-Calamo" e responsabile distrettuale delle Olimpiadi, che ormai da più di un decennio si occupa della formazione di tanti ragazzi delle provincie di Brindisi, Lecce e Taranto.

Il prof. De Falco ha annunciato con soddisfazione che, come sede distrettuale delle Olimpiadi della Matematica, il Liceo "Pepe Calamo" di Ostuni organizzerà, il 27 e 28 marzo prossimi, uno stage di preparazione di alto livello rivolto ai ragazzi che, da tutta la Regione e dalle Regioni limitrofe, parteciperanno alla competizione nazionale. Lo stage sarà tenuto dal prof. Giovanni Marzenta, dottorando di ricerca in Matematica ed Informatica della Scuola Normale Superiore di Pisa.

Il Dirigente Scolastico del Liceo, prof. Salvatore Madaghiele, sottolinea l’importanza di queste competizioni quando sono vissute da alunni, famiglie e dalla scuola non come una gara in cui vince chi arriva primo. "È un grande momento di festa – dice - in cui realmente 'l’importante è partecipare', l’importante è 'esserci stati'".

Ciò che conta è aver vissuto l’esperienza formativa della preparazione, fatta del lavoro quotidiano di alunni, protagonisti fin da piccoli del proprio percorso formativo, un lavoro di giorni, mesi, anni, che li ha portati ad arrivare tra i primi 150 del distretto con la serena consapevolezza che "comunque vada è già un successo", nel senso che ognuno di loro ha già vinto qualcosa. Un premio che hanno già dentro di se, si vede nei loro occhi: la voglia di confrontarsi, di risolvere problemi, di mettersi in discussione, di capire e approfondire, di superare le difficoltà e gli ostacoli attraverso i ragionementi rigorosi della matematica, ma che richiedono anche creatività e fantasia.

L’esatto contrario di quello che, al di fuori delle aule scolastiche, spesso adulti che ignorano le fondamentali regole della pedagogia o, a volte, male intenzionati, propongono ai ragazzi incaute semplificazioni, aggiramento di ostacoli, ricerca di sotterfugi o di vie facili ("vie regie") a problemi che, invece, richiedono le competenze giuste per gestire la complessità.

Quando i ragazzi incontrano adulti "spazzaneve" che tendono ad eliminare gli ostacoli davanti a loro, perdono entusiasmo, smalto, energie, diventano apatici, si "lasciano vivere" più che essere protagonisti della loro vita.

Ben vengano quindi queste competizioni come quelle di corsa, basket, volley, calcio, filosofia, cultura, logica, fisica, italiano, latino, greco, ecc… quando sono momenti di sudore, sacrificio e, tanta festa!