FRANCESCO GRECO. GEMINI – Si annuncia l’evento dell’anno,
sicuramente denso di emozioni, brividi, pathos.
Il “Concerto dell’amor perduto” si potrebbe
intitolare. Tribute a due donne eccezionali,
mancate quasi nello stesso tempo. “Compagne
di vita” di due uomini a loro volta preziosi,
geniali, unici.
Viktoriia, fascinosa moglie del celebre maestro Ivan Banderblog, compositore e pianista di fama planetaria della Federazione Russa. E Marie Luise Schlaak, “Marlies”, tedesca (foto), dolce consorte di Ugo Fracasso (nella foto col Vescovo della Diocesi di Ugento- S. Maria di Leuca, S. E. R. Mons. Vito Angiuli e il Vicario, S. E. R. Mons. Beniamino Nuzzo), una di quelle personalità che hanno dato lustro e onore all’Italia nel mondo.
La sua è una bellissima favola. Partì dalla natia Casarano con la classica valigia di cartone, la passione per la lirica e la pittura, la voglia di conoscere il mondo, imparare le lingue, l’imperativo onorare la famiglia e la sua terra.
Umiltà e lunga gavetta nel settore della ristorazione. Ha vissuto e lavorato in Germania (Amburgo e Berlino), Svezia, Svizzera, Francia, Norvegia (sempre hotel a 5 stelle). Poi un giorno a Berlino realizzò il suo sogno, il ristorante “Ugo”: un successo.
Proponeva i piatti della tradizione meridionale preparati dalla mamma e dalla nonna che si portava nel cuore, ibridati a quelli imparati nel girovagare per l’Europa.
Apprezzati da un parterre importante: Pertini, Cossiga, Paolo Rossi e tanti altri. Vedendolo cucinare “Marlie” si innamorò di Ugo: divenne sua moglie.
Ugo Fracasso cosmopolita impara molte lingue. Affina la passione per il bel canto: ogni tanto si esibiva per i suoi ospiti cantando Bellini, Rossini, Verdi, Leoncavallo, Donizetti, etc. Nel suo ristorante si affaccia la migliore società tedesca e ovviamente gli artisti di passaggio: cantanti e “bacchette” (ha conosciuto ed è stato amico fraterno del tenore Giuseppe Di Stefano), Claudio Abbado, Luciano Pavarotti, Giuseppe Sinopoli, Josè Carreras, Placido Domingo, Nello Santi, Herbert von Karajan, Katia Ricciarelli, Jessi Norman e tanti altri.E i pittori riuniti sotto la sigla Riuniti Artisti Berlinesi, di cui diviene mecenate, dando grande visibilità , ad alcuni anche il successo.
Da qualche anno è tornato nella sua terra, altro sogno cui dà corpo, altra sfida: vinta. Palazzo Ricordi si affaccia sulla piazza di Gemini, a due passi da Ugento (Lecce), investe i risparmi e lo rimette in sesto: diventa una dimora esclusiva, raffinata, albergo, ristorante, sala teatro e concerti, giardino profumato di ginestra, mirto e lo iodio che il vento porta dal Mar Jonio.
Dopo alcune serate di canto lirico sold out (la soprano Laura De Vita, il tenore Antonio Pellegrino, il pianista Luigi Solidoro, il baritono Andrea Scigliuzzo), altro appuntamento di prestigio il 2 marzo, titolo: “I Pescatori dell’Anima del Posto Favoloso”. Si tratta di un concerto-performance della Famiglia Bunderblog (cinque bellissime bambine, foto), dedicato alla memoria della mamma Viktoriia.
Ma chi è il pianista e cantante russo?
Ricercatore e sperimentatore, performer, fondatore del gruppo “CheLOVEk MaKAK”, vincitore nel 2021 di “Contemporary” (Festival di Arte e Avanguardia) che ha luogo in Sardegna, componente di “Indi-Piano Fest” (Russia), autore, in collaborazione col prestigioso teatro “Bolscioi” di Mosca, del balletto “KoliaN”, dello spettacolo “Il Gallo”, tratto da una fiaba di Aleksandr Puskin, in collaborazione col teatro “Malwi” (sempre della capitale russa), fondatore dell’AXA project (ricerca di nuovi modi per trasmettere informazioni, emozioni, esperienze).
Durante la performance (dura quasi un’ora) al pianoforte del genio Ivan (la musica è una sua composizione), i bambini dipingeranno sulla tela le loro impressioni, le mille avventure vissute, seppure per breve tempo, con la mamma Viktoriia utilizzando diverse tecniche interpretative ed estetiche.
Infine, un appunto doveroso: nel confuso momento storico che viviamo, in cui Dostoevskij spacciato per “putiniano” (è morto nel febbraio 1881) è scacciato come un appestato dall’Università Milano-Bicocca (2022). Si annulla il contratto di Anna Netrebko, la più grande soprano al mondo (La Scala, Milano e Metropolitan New York, 2022) e Arezzo (2023) e di Valery Gergiev (La Scala, 2023).
E si sbattono fuori gli atleti disabili russi e bielorussi dalle Paralimpiadi (Pechino, 2022) senza che gli inclusivi delle fiaccolate aprano bocca, a Gemini (profondo Sud) il maestro Ivan è atteso a braccia aperte da una calda standing ovation. Giusto per ribadire a quali latitudini sta la civiltà ...
Viktoriia, fascinosa moglie del celebre maestro Ivan Banderblog, compositore e pianista di fama planetaria della Federazione Russa. E Marie Luise Schlaak, “Marlies”, tedesca (foto), dolce consorte di Ugo Fracasso (nella foto col Vescovo della Diocesi di Ugento- S. Maria di Leuca, S. E. R. Mons. Vito Angiuli e il Vicario, S. E. R. Mons. Beniamino Nuzzo), una di quelle personalità che hanno dato lustro e onore all’Italia nel mondo.
La sua è una bellissima favola. Partì dalla natia Casarano con la classica valigia di cartone, la passione per la lirica e la pittura, la voglia di conoscere il mondo, imparare le lingue, l’imperativo onorare la famiglia e la sua terra.
Umiltà e lunga gavetta nel settore della ristorazione. Ha vissuto e lavorato in Germania (Amburgo e Berlino), Svezia, Svizzera, Francia, Norvegia (sempre hotel a 5 stelle). Poi un giorno a Berlino realizzò il suo sogno, il ristorante “Ugo”: un successo.
Proponeva i piatti della tradizione meridionale preparati dalla mamma e dalla nonna che si portava nel cuore, ibridati a quelli imparati nel girovagare per l’Europa.
Apprezzati da un parterre importante: Pertini, Cossiga, Paolo Rossi e tanti altri. Vedendolo cucinare “Marlie” si innamorò di Ugo: divenne sua moglie.
Ugo Fracasso cosmopolita impara molte lingue. Affina la passione per il bel canto: ogni tanto si esibiva per i suoi ospiti cantando Bellini, Rossini, Verdi, Leoncavallo, Donizetti, etc. Nel suo ristorante si affaccia la migliore società tedesca e ovviamente gli artisti di passaggio: cantanti e “bacchette” (ha conosciuto ed è stato amico fraterno del tenore Giuseppe Di Stefano), Claudio Abbado, Luciano Pavarotti, Giuseppe Sinopoli, Josè Carreras, Placido Domingo, Nello Santi, Herbert von Karajan, Katia Ricciarelli, Jessi Norman e tanti altri.E i pittori riuniti sotto la sigla Riuniti Artisti Berlinesi, di cui diviene mecenate, dando grande visibilità , ad alcuni anche il successo.
Da qualche anno è tornato nella sua terra, altro sogno cui dà corpo, altra sfida: vinta. Palazzo Ricordi si affaccia sulla piazza di Gemini, a due passi da Ugento (Lecce), investe i risparmi e lo rimette in sesto: diventa una dimora esclusiva, raffinata, albergo, ristorante, sala teatro e concerti, giardino profumato di ginestra, mirto e lo iodio che il vento porta dal Mar Jonio.
Dopo alcune serate di canto lirico sold out (la soprano Laura De Vita, il tenore Antonio Pellegrino, il pianista Luigi Solidoro, il baritono Andrea Scigliuzzo), altro appuntamento di prestigio il 2 marzo, titolo: “I Pescatori dell’Anima del Posto Favoloso”. Si tratta di un concerto-performance della Famiglia Bunderblog (cinque bellissime bambine, foto), dedicato alla memoria della mamma Viktoriia.
Ma chi è il pianista e cantante russo?
Ricercatore e sperimentatore, performer, fondatore del gruppo “CheLOVEk MaKAK”, vincitore nel 2021 di “Contemporary” (Festival di Arte e Avanguardia) che ha luogo in Sardegna, componente di “Indi-Piano Fest” (Russia), autore, in collaborazione col prestigioso teatro “Bolscioi” di Mosca, del balletto “KoliaN”, dello spettacolo “Il Gallo”, tratto da una fiaba di Aleksandr Puskin, in collaborazione col teatro “Malwi” (sempre della capitale russa), fondatore dell’AXA project (ricerca di nuovi modi per trasmettere informazioni, emozioni, esperienze).
Durante la performance (dura quasi un’ora) al pianoforte del genio Ivan (la musica è una sua composizione), i bambini dipingeranno sulla tela le loro impressioni, le mille avventure vissute, seppure per breve tempo, con la mamma Viktoriia utilizzando diverse tecniche interpretative ed estetiche.
Infine, un appunto doveroso: nel confuso momento storico che viviamo, in cui Dostoevskij spacciato per “putiniano” (è morto nel febbraio 1881) è scacciato come un appestato dall’Università Milano-Bicocca (2022). Si annulla il contratto di Anna Netrebko, la più grande soprano al mondo (La Scala, Milano e Metropolitan New York, 2022) e Arezzo (2023) e di Valery Gergiev (La Scala, 2023).
E si sbattono fuori gli atleti disabili russi e bielorussi dalle Paralimpiadi (Pechino, 2022) senza che gli inclusivi delle fiaccolate aprano bocca, a Gemini (profondo Sud) il maestro Ivan è atteso a braccia aperte da una calda standing ovation. Giusto per ribadire a quali latitudini sta la civiltà ...