Progetto INF-ACT: unione di forze per affrontare le malattie infettive emergenti trasmesse da artropodi

Prof.ssa Alessandra della Torre
BARI - L'eccezionalità della pandemia da SARS-CoV-2 ha posto in evidenza l'importanza cruciale delle malattie infettive di origine animale, virale, batterica e parassitaria, trasmissibili all'uomo con effetti devastanti anche nei Paesi tecnologicamente avanzati. In risposta a questa sfida, l'Italia ha avviato un ambizioso progetto scientifico, sostenuto dai Fondi Europei, volto a affrontare i nuovi scenari epidemiologici nel campo delle malattie infettive e a prevederne il decorso futuro.

Il progetto INF-ACT, finanziato con 114,5 milioni di euro nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è stato selezionato dal Ministero dell’Università e della Ricerca. Questo ambizioso programma vede la collaborazione tra enti di ricerca italiani, università e il Ministero della Salute, con l'obiettivo di fornire risposte efficaci ai nuovi scenari epidemiologici, adottando un approccio integrato e olistico noto come "One Health". Questo approccio considera strettamente interconnessa la salute umana, animale e ambientale.

La Fondazione INF-ACT, che coordina il progetto, conta su una rete di 25 partner tra atenei nazionali, enti pubblici e privati, impegnati nell'affrontare il problema delle possibili epidemie. Il progetto mira a individuare le condizioni critiche alla base delle malattie emergenti, monitorare gli artropodi vettori di patogeni e sviluppare nuove strategie di intervento.

L'Università di Bari sta ospitando un importante evento dedicato al tema delle malattie infettive emergenti trasmesse da artropodi vettori. I ricercatori, provenienti da Italia e dall'estero, si stanno confrontando sulle nuove frontiere della ricerca in questo campo.

Il Prof. Domenico Otranto, responsabile del progetto per l'UNIBA e presidente della Società Mondiale di Parassitologia, sottolinea l'impegno dell'Università di Bari nello studio delle malattie trasmesse da vettori, integrando il concetto di "One Health" nelle proprie attività di ricerca.

Il Prof. Antonio Felice Uricchio, ex Rettore dell'Università di Bari e attuale Presidente ANVUR, contribuirà con il suo know-how alla discussione sulla gestione delle malattie infettive emergenti.

Il Professor Federico Forneris, Prorettore dell'Università di Pavia e Presidente della Fondazione INF-ACT, sottolinea l'importanza del coordinamento tra i partner del progetto per affrontare efficacemente le sfide emergenti nel campo della salute pubblica.

La Professoressa Alessandra della Torre dell’Università “Sapienza” di Roma, Coordinatrice Nazionale del “Research Node 2”, evidenzia l'importanza di tali incontri nel favorire la collaborazione e lo scambio di conoscenze tra i gruppi di ricerca.

In conclusione, il progetto INF-ACT rappresenta un'opportunità fondamentale per l'Italia nel promuovere la ricerca scientifica e lo sviluppo di strategie innovative per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive emergenti trasmesse da artropodi vettori.

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