BARI - “Oggi parteciperò ai lavori del Consiglio, ma il presidio rimane lì dov’è”.
È l’annuncio del consigliere Antonio Tutolo, Gruppo Misto, che ha trascorso la notte in auto davanti alla sede del Consiglio regionale della Puglia a Bari, tenendo aggiornati i cittadini, attraverso alcune ore di dirette su Facebook, circa la protesta che sta portando avanti da ieri mattina.
“Ormai tutti sanno perché mi sono accampato – spiega Tutolo - e che cosa chiedo a nome della provincia di Foggia: una equa distribuzione tra tutti territori delle risorse del Fondo sanitario, soldi pubblici che in Capitanata arrivano in minima parte rispetto a Bari, dove un cittadino, per la diagnostica per immagini, ha a disposizione un budget triplo rispetto a un foggiano. Anche in Via Gentile sanno tutto, tant’è che ieri mattina sono stato convocato dall’assessore alla Sanità Rocco Palase per un colloquio a cui era presente anche Vito Montanaro, il direttore del dipartimento salute della Regione Puglia. Entrambi hanno convenuto sul fatto che ci sia disparità nella distribuzione dei fondi, con l’assessore che si era reso immediatamente disponibile a diramare un comunicato stampa in cui dichiarava si sarebbe impegnato ad approfondire la questione con una opportuna ricognizione, prospettando addirittura un'eventuale ridistribuzione. Comunicato che non è mai uscito e che, a mio avviso, è stato bloccato da qualcun altro. Per me non c'è altra spiegazione. Tutti sono consapevoli di questa disparità di trattamento, tutti sanno che la Capitanata viene mortificata e che si tratta di una precisa scelta politica”.
“Ormai tutti sanno perché mi sono accampato – spiega Tutolo - e che cosa chiedo a nome della provincia di Foggia: una equa distribuzione tra tutti territori delle risorse del Fondo sanitario, soldi pubblici che in Capitanata arrivano in minima parte rispetto a Bari, dove un cittadino, per la diagnostica per immagini, ha a disposizione un budget triplo rispetto a un foggiano. Anche in Via Gentile sanno tutto, tant’è che ieri mattina sono stato convocato dall’assessore alla Sanità Rocco Palase per un colloquio a cui era presente anche Vito Montanaro, il direttore del dipartimento salute della Regione Puglia. Entrambi hanno convenuto sul fatto che ci sia disparità nella distribuzione dei fondi, con l’assessore che si era reso immediatamente disponibile a diramare un comunicato stampa in cui dichiarava si sarebbe impegnato ad approfondire la questione con una opportuna ricognizione, prospettando addirittura un'eventuale ridistribuzione. Comunicato che non è mai uscito e che, a mio avviso, è stato bloccato da qualcun altro. Per me non c'è altra spiegazione. Tutti sono consapevoli di questa disparità di trattamento, tutti sanno che la Capitanata viene mortificata e che si tratta di una precisa scelta politica”.