Pta di Trani, Ciliento: 'Nessuno vuole chiuderlo'
TRANI - "Ringrazio i trenta firmatari del manifesto pubblicato a sostegno del PTA di Trani, molti di loro hanno fatto la storia della sanità tranese. Solo tre mesi fa in città si è svolto un importante convegno sul tema: quale futuro per la sanità pubblica alla presenza dell'assessore regionale Rocco Palese, del professore Pierluigi Lopalco, del direttore sanitario della ASL BAT Alessandro Scelzi sul futuro della sanità pubblica". Così in una nota Debora Ciliento, consigliera regionale.
"Alcuni dei firmatari del suddetto comunicato - prosegue - erano presenti all’evento e credo che nessuno dei relatori abbia parlato di chiusura del PTA. Al contrario, si è parlato di ospedale di comunità e di ampliamento dell'orario di attività presso il presidio.
È innegabile - spiega Ciliento - che alcune notizie creano allarmismo tra i cittadini ed è per questo che sento il dovere di intervenire, per rispetto di tutte quelle persone che, preoccupate, mi hanno contattata per chiarimenti.
Se guardo al passato, certamente Trani ha pagato un prezzo altissimo a livello sanitario, ma credo che i fattori che abbiano portato alla chiusura dell'ospedale appartengono ormai alla nostra storia. Il PTA è nato grazie alla passione e alla scommessa di alcuni medici che hanno creduto in questo progetto. Dal protocollo del 2016 sottoscritto dal presidente della regione Michele Emiliano e dal sindaco di Trani Amedeo Bottaro si sono susseguite diverse delibere della ASL BAT: la delibera n 2083 del 13 dicembre 2018 che ha istituito il PTA; la 2189 del 27/12/2018 che ha istituito la postazione fissa medicalizzata gestita dal 118; la delibera 871 del 22/05/2023 di approvazione del funzionamento del PTA. Non ho mai letto in nessun atto politico o gestionale di ipotesi di chiusura del presidio.
Appena eletta consigliera regionale, grazie all’aiuto di un’apposita commissione di medici operanti sull’intero territorio della BAT, abbiamo immaginato un PTA sempre più attento ai bisogni della popolazione e soprattutto che fosse da supporto ai presidi ospedalieri della provincia per abbattere il più possibile le liste di attesa. Si è ritenuto che fosse importante una delibera di giunta regionale che definisse un quadro complessivo del PTA di Trani.
In un contesto di razionalizzazione dei costi della spesa sanitaria qualcuno può aver usato parole ambigue che nulla hanno a che fare con quanto si sta facendo. Nel ruolo che rivesto ho sempre monitorato su quello che accade e con la vostra sollecitazione continuerò a farlo, farò tesoro delle vostre paure. Ma va detto chiaramente che il PTA di Trani nessuno vuole o deve pensare di chiuderlo.
Il sistema sanitario cammina sulle gambe dei medici e degli operatori sanitari a cui il nostro grazie deve essere continuo: sono quelle stesse persone che hanno affrontato la pandemia e che hanno salvato tante vite.
Il PTA di Trani è un modello per il sistema sanitario Pugliese, per questo mi piacerebbe che si parlasse di ciò che avviene in un presidio che ogni giorno vede passare centinaia di persone, dal CPT modello di Casa di Comunità, alla diagnostica, all’oculistica, alla oncoematologia, alla cardiologia, alle sale operatorie, alla pneumologia, all’urologia, alla medicina generale, sicuramente non sto citando tutto quello che oggi il PTA offre.
Come ricorderete si stanno terminando i lavori riguardanti il centro dialisi, lavori per la RSA 1 e partiranno tra qualche mese i lavori che interessano i 20 posti letto per l’ospedale di comunità. Non mi sembra che siamo di fronte a un PTA che sta chiudendo. Certamente tanto può essere migliorato e tante questioni interne risolte, ecco perché ritengo che sia importante che i dirigenti medici e gli operatori sanitari del PTA debbano evidenziare i problemi direttamente alla direzione sanitaria. Ho chiesto la disponibilità del direttore generale della ASL BAT dott.ssa Tiziana Dimatteo ad incontrare tutto il personale del PTA per chiarire alcune questioni interne e per rendere sempre più efficace ed efficiente l’intero servizio.
Spero che la Sanità della BAT sia sempre vista nell’insieme del sistema sanitario dei 10 comuni, dal PTA di Trani fino ai nuovi ospedali, senza inutili campanilismi", conclude Ciliento.
"Alcuni dei firmatari del suddetto comunicato - prosegue - erano presenti all’evento e credo che nessuno dei relatori abbia parlato di chiusura del PTA. Al contrario, si è parlato di ospedale di comunità e di ampliamento dell'orario di attività presso il presidio.
È innegabile - spiega Ciliento - che alcune notizie creano allarmismo tra i cittadini ed è per questo che sento il dovere di intervenire, per rispetto di tutte quelle persone che, preoccupate, mi hanno contattata per chiarimenti.
Se guardo al passato, certamente Trani ha pagato un prezzo altissimo a livello sanitario, ma credo che i fattori che abbiano portato alla chiusura dell'ospedale appartengono ormai alla nostra storia. Il PTA è nato grazie alla passione e alla scommessa di alcuni medici che hanno creduto in questo progetto. Dal protocollo del 2016 sottoscritto dal presidente della regione Michele Emiliano e dal sindaco di Trani Amedeo Bottaro si sono susseguite diverse delibere della ASL BAT: la delibera n 2083 del 13 dicembre 2018 che ha istituito il PTA; la 2189 del 27/12/2018 che ha istituito la postazione fissa medicalizzata gestita dal 118; la delibera 871 del 22/05/2023 di approvazione del funzionamento del PTA. Non ho mai letto in nessun atto politico o gestionale di ipotesi di chiusura del presidio.
Appena eletta consigliera regionale, grazie all’aiuto di un’apposita commissione di medici operanti sull’intero territorio della BAT, abbiamo immaginato un PTA sempre più attento ai bisogni della popolazione e soprattutto che fosse da supporto ai presidi ospedalieri della provincia per abbattere il più possibile le liste di attesa. Si è ritenuto che fosse importante una delibera di giunta regionale che definisse un quadro complessivo del PTA di Trani.
In un contesto di razionalizzazione dei costi della spesa sanitaria qualcuno può aver usato parole ambigue che nulla hanno a che fare con quanto si sta facendo. Nel ruolo che rivesto ho sempre monitorato su quello che accade e con la vostra sollecitazione continuerò a farlo, farò tesoro delle vostre paure. Ma va detto chiaramente che il PTA di Trani nessuno vuole o deve pensare di chiuderlo.
Il sistema sanitario cammina sulle gambe dei medici e degli operatori sanitari a cui il nostro grazie deve essere continuo: sono quelle stesse persone che hanno affrontato la pandemia e che hanno salvato tante vite.
Il PTA di Trani è un modello per il sistema sanitario Pugliese, per questo mi piacerebbe che si parlasse di ciò che avviene in un presidio che ogni giorno vede passare centinaia di persone, dal CPT modello di Casa di Comunità, alla diagnostica, all’oculistica, alla oncoematologia, alla cardiologia, alle sale operatorie, alla pneumologia, all’urologia, alla medicina generale, sicuramente non sto citando tutto quello che oggi il PTA offre.
Come ricorderete si stanno terminando i lavori riguardanti il centro dialisi, lavori per la RSA 1 e partiranno tra qualche mese i lavori che interessano i 20 posti letto per l’ospedale di comunità. Non mi sembra che siamo di fronte a un PTA che sta chiudendo. Certamente tanto può essere migliorato e tante questioni interne risolte, ecco perché ritengo che sia importante che i dirigenti medici e gli operatori sanitari del PTA debbano evidenziare i problemi direttamente alla direzione sanitaria. Ho chiesto la disponibilità del direttore generale della ASL BAT dott.ssa Tiziana Dimatteo ad incontrare tutto il personale del PTA per chiarire alcune questioni interne e per rendere sempre più efficace ed efficiente l’intero servizio.
Spero che la Sanità della BAT sia sempre vista nell’insieme del sistema sanitario dei 10 comuni, dal PTA di Trani fino ai nuovi ospedali, senza inutili campanilismi", conclude Ciliento.