LECCE - La Polizia di Stato ha notificato 5 DASPO agli autori degli scontri avvenuti in occasione della gara Lecce – Bologna lo scorso 3 dicembre; gli stessi soggetti sono stati denunciati per travisamento ed il porto di oggetti atti ad offendere in occasioni di manifestazioni sportive, nonché di danneggiamento aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesione a P.U. aggravata in concorso.
I fatti
Come noto, nella mattinata dello scorso 03 dicembre, poco prima dell’inizio dell’incontro di calcio Lecce-Bologna, tenutosi presso lo stadio comunale “E. Giardiniero” di Lecce, una settantina di persone, legate alla tifoseria ultrà salentina, travisate ed armate di sassi e bastoni, al passaggio del pullman SGM con a bordo una quarantina di tifosi del Bologna diretti allo stadio, giunti poco prima in città a bordo di treno e provenienti dalla stazione ferroviaria, si resero artefici di un assalto al torpedone con un fitto lancio di sassi, torce e bottiglie di vetro. Tale aggressione provocò tra l’altro la completa frantumazione di un vetro laterale del pullman in questione ed il danneggiamento di due mezzi utilizzati dalle Forze dell’Ordine preposti alla scorta del gruppo. Solo il tempestivo intervento di personale D.I.G.O.S. e dei reparti inquadrati della Polizia di Stato riusciva a disperdere i facinorosi che, nel frattempo, tentavano di entrare in contatto con la tifoseria ospite, scongiurando così epiloghi peggiori. Nelle immediatezze dei fatti, il personale DIGOS presente sul posto procedette al fermo di due tifosi leccesi responsabili dell’assalto, di cui uno deferito in stato di libertà per travisamento ed il porto di oggetti atti ad offendere in occasioni di manifestazioni sportive, mentre l’altro, di anni 43, leccese, arrestato in flagranza per essere stato parte attiva durante le violenze. Quest’ultimo, su disposizione del PM di turno venne giudicato con rito direttissimo il successivo 5 dicembre e fu destinatario, su richiesta delle parti, di una pena di mesi 10 e giorni 20 di reclusione per i reati contestati.
Le successive attività di indagine condotte dagli investigatori della DIGOS, che hanno ricostruito la vicenda attraverso l’attenta visione dei filmati prodotti dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica, hanno permesso di individuare e riconoscere nel gruppo di aggressori, nonostante i tentativi di travisamento messi in atto dai soggetti durante l’assalto al pullman, altri cinque tifosi ultrà che hanno preso parte attiva all’azione.
Si tratta di un soggetto di anni 38 di Leverano (LE), uno di anni 28 di Squinzano, uno di anni 55 di Lizzanello, uno di anni 36 di Veglie, uno di anni 24 di Lecce e l’ultimo di anni 19 di Avetrana (TA), che, come i giovani sostenitori fermati nelle immediatezze, risponderanno del reato di lancio di materiale pericoloso, nonché di danneggiamento aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesione a P.U. aggravata in concorso, a seguito del ferimento di uno degli operatori di polizia intervenuti.
Tutti loro sono stati destinatari del provvedimento di DASPO, notificato nei giorni scorsi, per una durata variabile dai due ai cinque anni con obbligo di firma in occasione degli eventi sportivi che vedono impegnata la squadra salentina.
Le indagini, intanto, proseguono, in attesa dei riscontri per l’identificazione degli altri soggetti che, nei filmati, si vedono chiaramente prendere parte all’assalto.
I fatti
Come noto, nella mattinata dello scorso 03 dicembre, poco prima dell’inizio dell’incontro di calcio Lecce-Bologna, tenutosi presso lo stadio comunale “E. Giardiniero” di Lecce, una settantina di persone, legate alla tifoseria ultrà salentina, travisate ed armate di sassi e bastoni, al passaggio del pullman SGM con a bordo una quarantina di tifosi del Bologna diretti allo stadio, giunti poco prima in città a bordo di treno e provenienti dalla stazione ferroviaria, si resero artefici di un assalto al torpedone con un fitto lancio di sassi, torce e bottiglie di vetro. Tale aggressione provocò tra l’altro la completa frantumazione di un vetro laterale del pullman in questione ed il danneggiamento di due mezzi utilizzati dalle Forze dell’Ordine preposti alla scorta del gruppo. Solo il tempestivo intervento di personale D.I.G.O.S. e dei reparti inquadrati della Polizia di Stato riusciva a disperdere i facinorosi che, nel frattempo, tentavano di entrare in contatto con la tifoseria ospite, scongiurando così epiloghi peggiori. Nelle immediatezze dei fatti, il personale DIGOS presente sul posto procedette al fermo di due tifosi leccesi responsabili dell’assalto, di cui uno deferito in stato di libertà per travisamento ed il porto di oggetti atti ad offendere in occasioni di manifestazioni sportive, mentre l’altro, di anni 43, leccese, arrestato in flagranza per essere stato parte attiva durante le violenze. Quest’ultimo, su disposizione del PM di turno venne giudicato con rito direttissimo il successivo 5 dicembre e fu destinatario, su richiesta delle parti, di una pena di mesi 10 e giorni 20 di reclusione per i reati contestati.
Le successive attività di indagine condotte dagli investigatori della DIGOS, che hanno ricostruito la vicenda attraverso l’attenta visione dei filmati prodotti dal locale Gabinetto di Polizia Scientifica, hanno permesso di individuare e riconoscere nel gruppo di aggressori, nonostante i tentativi di travisamento messi in atto dai soggetti durante l’assalto al pullman, altri cinque tifosi ultrà che hanno preso parte attiva all’azione.
Si tratta di un soggetto di anni 38 di Leverano (LE), uno di anni 28 di Squinzano, uno di anni 55 di Lizzanello, uno di anni 36 di Veglie, uno di anni 24 di Lecce e l’ultimo di anni 19 di Avetrana (TA), che, come i giovani sostenitori fermati nelle immediatezze, risponderanno del reato di lancio di materiale pericoloso, nonché di danneggiamento aggravato in concorso, resistenza a pubblico ufficiale e lesione a P.U. aggravata in concorso, a seguito del ferimento di uno degli operatori di polizia intervenuti.
Tutti loro sono stati destinatari del provvedimento di DASPO, notificato nei giorni scorsi, per una durata variabile dai due ai cinque anni con obbligo di firma in occasione degli eventi sportivi che vedono impegnata la squadra salentina.
Le indagini, intanto, proseguono, in attesa dei riscontri per l’identificazione degli altri soggetti che, nei filmati, si vedono chiaramente prendere parte all’assalto.