ROMA - "Il Pd non ha dato il suo assenso all'impianto del calendario del Senato, e non perché non sarà in prima linea su alcuni provvedimenti, ma perché il tema è politico. E il tema sono le informazioni al Parlamento del ministro Fitto sui contenuti del nuovo Pnrr. La mancanza di rispetto verso il Parlamento, la relativa attenzione data alle richieste del Parlamento non sono un danno alle opposizioni, ma un danno alla credibilità di tutti noi. Sono mesi che chiediamo al ministro Fitto di venire in Aula non a fare un'informativa, che è sempre importante per tenere aggiornato il Parlamento in tempo reale, ma che sui contenuti del Pnrr contenente il RepowerUe, tramesso il 7 agosto 2023 alla Commissione e approvato l'8 dicembre dal Consiglio Ue, ci sia con chiarezza la relazione del ministro, che era stato un affare assegnato alle commissioni. Lo dico anche ai presidenti delle Commissioni: chiedete rispetto. Sono passati mesi e non sappiamo cosa il governo ha deciso sul Pnrr e attraverso noi non lo sanno centinaia e centinaia di amministratori locali, molti consigli regionali". Così in Aula il senatore Francesco Boccia, Presidente del Gruppo Pd.
"Non so se la maggioranza vive nel nostro Paese - ha proseguito Boccia - ma credo che come enti locali e imprese chiedono a noi, chiedono anche a loro. So che l'insofferenza aumenta e se l'insofferenza aumenta in un Parlamento con la maggioranza afona, il rischio è l'umiliazione stessa del Parlamento. Noi del Pd non siamo più in grado di dare assenso al calendario, oggi e nelle settimane successive, finché non avremo da Fitto una relazione compiuta a partire non da questo semestre, ma anche dal precedente. Quando si scoprirà che i progetti non vanno avanti nonostante le risorse, perché Giorgetti non dà risposte, forse si scoprirà che pasticcio la maggioranza ha costruito o sta coprendo. Il Parlamento continua ad essere all'oscuro delle scelte del ministro Fitto che hanno modificato alla radice progetti di investimento rilevanti e centrali".
"Non so se la maggioranza vive nel nostro Paese - ha proseguito Boccia - ma credo che come enti locali e imprese chiedono a noi, chiedono anche a loro. So che l'insofferenza aumenta e se l'insofferenza aumenta in un Parlamento con la maggioranza afona, il rischio è l'umiliazione stessa del Parlamento. Noi del Pd non siamo più in grado di dare assenso al calendario, oggi e nelle settimane successive, finché non avremo da Fitto una relazione compiuta a partire non da questo semestre, ma anche dal precedente. Quando si scoprirà che i progetti non vanno avanti nonostante le risorse, perché Giorgetti non dà risposte, forse si scoprirà che pasticcio la maggioranza ha costruito o sta coprendo. Il Parlamento continua ad essere all'oscuro delle scelte del ministro Fitto che hanno modificato alla radice progetti di investimento rilevanti e centrali".
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