BARI - Martedì 27 febbraio alle 19.00, nel foyer del Teatro Petruzzelli Alberto Mattioli, giornalista professionista e critico musicale, terrà la “Conversazione sull’Opera” dedicata a Madama Butterfly di Giacomo Puccini.
Lo spettacolo, per la regia di Pier Luigi Pizzi è in programma dal 3 al 10 marzo al Teatro Petruzzelli di Bari, nell’ambito della “Stagione d’Opera e di Balletto 2024”. L’ingresso a tutti gli incontri della rassegna “Conversazioni sull’Opera” è libero fino ad esaurimento posti.
Biografia
Alberto Mattioli, giornalista professionista, è nato a Modena nel 1969. Attualmente scrive per “La Stampa”, “Il Foglio” e “Il Secolo XIX” e tiene una rubrica mensile su “Amadeus”. Esperto d’opera, ha scritto programmi di sala o tenuto conferenze per i maggiori teatri italiani, la Scala, la Fenice, il Maggio musicale fiorentino, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, l’Arena di Verona, il Comunale di Bologna, il Festival Verdi di Parma, il Festival della Valle d’Itria, lo Sfesristerio di Macerata e anche per il Grand Théâtre di Ginevra e l’Opernhaus di Zurigo. Da tre edizioni, è Dramaturg del Festival Donizetti Opera di Bergamo, per il quale ha curato in particolare la drammaturgia di due produzioni, “C’erano una volta due bergamaschi” e “L’aio nell’imbarazzo”, ed è direttore della comunicazione del Monteverdi Festival di Cremona. Ha scritto quattro libretti, “La paura” per Orazio Sciortino, “La rivale” per Marco Taralli, “C’era due volte il barone Lamberto” per Marco Cara e “Raffa in the Sky” per Lamberto Curtoni, e ha lavorato come drammaturgo per una nuova edizione delle “Convenienze e inconvenienze teatrali” di Donizetti. Sta curando la drammaturgia di una nuova produzione di “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci” per la Bayerische Staatsoper di Monaco e di “Tosca” e “Turandot” per l’Opera di Roma. Ha pubblicato otto libri: “Big Luciano - Pavarotti, la vera storia” e “Anche stasera – Come l’opera ti cambia la vita” per Mondadori, “Meno grigi più Verdi”, “Il gattolico praticante”, “Pazzo per l’opera”, “Un italiano a Parigi”, “Elisabetta, la Regina infinita” (con Marco Ubezio) e “Gran teatro Italia” per Garzanti.
Lo spettacolo, per la regia di Pier Luigi Pizzi è in programma dal 3 al 10 marzo al Teatro Petruzzelli di Bari, nell’ambito della “Stagione d’Opera e di Balletto 2024”. L’ingresso a tutti gli incontri della rassegna “Conversazioni sull’Opera” è libero fino ad esaurimento posti.
Biografia
Alberto Mattioli, giornalista professionista, è nato a Modena nel 1969. Attualmente scrive per “La Stampa”, “Il Foglio” e “Il Secolo XIX” e tiene una rubrica mensile su “Amadeus”. Esperto d’opera, ha scritto programmi di sala o tenuto conferenze per i maggiori teatri italiani, la Scala, la Fenice, il Maggio musicale fiorentino, l’Opera di Roma, il San Carlo di Napoli, il Regio di Torino, l’Arena di Verona, il Comunale di Bologna, il Festival Verdi di Parma, il Festival della Valle d’Itria, lo Sfesristerio di Macerata e anche per il Grand Théâtre di Ginevra e l’Opernhaus di Zurigo. Da tre edizioni, è Dramaturg del Festival Donizetti Opera di Bergamo, per il quale ha curato in particolare la drammaturgia di due produzioni, “C’erano una volta due bergamaschi” e “L’aio nell’imbarazzo”, ed è direttore della comunicazione del Monteverdi Festival di Cremona. Ha scritto quattro libretti, “La paura” per Orazio Sciortino, “La rivale” per Marco Taralli, “C’era due volte il barone Lamberto” per Marco Cara e “Raffa in the Sky” per Lamberto Curtoni, e ha lavorato come drammaturgo per una nuova edizione delle “Convenienze e inconvenienze teatrali” di Donizetti. Sta curando la drammaturgia di una nuova produzione di “Cavalleria rusticana” e “Pagliacci” per la Bayerische Staatsoper di Monaco e di “Tosca” e “Turandot” per l’Opera di Roma. Ha pubblicato otto libri: “Big Luciano - Pavarotti, la vera storia” e “Anche stasera – Come l’opera ti cambia la vita” per Mondadori, “Meno grigi più Verdi”, “Il gattolico praticante”, “Pazzo per l’opera”, “Un italiano a Parigi”, “Elisabetta, la Regina infinita” (con Marco Ubezio) e “Gran teatro Italia” per Garzanti.